Arte e Cultura - 05 marzo 2022, 12:18

Travaglio: "Il libro più avvincente di Massimo Novelli"

“Il caso Lea Schiavi” lunedì 7 marzo (alle 18) verrà presentato nella Sala Consiliare del Municipio di Borgosesia - Maddalena Oliva: "Una grande giornalista per ottant'anni dimenticata"

La copertina del libro  Massimo Novelli

La copertina del libro Massimo Novelli

“Conosco Massimo Novelli, cronista multiforme e scrittore di razza, capace di passare dalla politica alla giudiziaria, dalla “nera” alla cultura, da oltre trent'anni. Abbiamo consumato le scarpe insieme dentro e fuori i palazzi della Procura e del Tribunale di Torino ai tempi di Tangentopoli. Poi abbiamo lavorato insieme alla redazione torinese di Repubblica per quattro anni. Ora collabora con il Fatto Quotidiano e mi fa un po' sorridere di ritrovarmi nei panni del suo direttore. In questo libro, forse la sua opera più avvincente, Massimo unisce le sue preziose doti di cronista e di scrittore per un'inchiesta davvero 'vecchio stile.”

Così, Marco Travaglio nella prefazione del libro “Il caso Lea Schiavi – indagine sull’omicidio di una giornalista antifascista” che lunedì 7 marzo, alle ore 18, verrà presentato nella Sala Consiliare del Municipio di Borgosesia.

Con Novelli, ci saranno il sindaco Paolo Tiramani (che lo scorso anno intitolò i giardini di Piazza Martiri a Lea Schiavi), ci sarà l'assessore alla cultura Gianna Poletti (che ha invitato all'incontro professori e alunni della scuola media di Borgosesia), ci sarà Remo Bassini (scrittore e giornalista che, insieme allo scomparso Primo Di Vitto, accompagnò Novelli durante le sue prime ricerche su Lea Schiavi a Borgosesia, più di 10 anni fa), ci sarà Lorella Morino (nota ed apprezzata giornalista del territorio) e, soprattutto, ci sarà Maddalena Oliva, vicedirettrice del Fatto.

Maddalena Oliva è rimasta colpita dalla figura di Lea Schiavi che “per quasi ottant'anni - ha scritto - è come non fosse mai esistita”

“Nessuna menzione negli elenchi delle associazioni antifasciste e della Resistenza. Non un ricordo da parte dei circoli femministi, né, tanto meno, dall’Ordine dei giornalisti. A sottrarre all’oblio quel nome sono state la caparbietà e la passione di un giornalista e scrittore, Massimo Novelli. E, sulla sua scia, un giovane sindaco, Paolo Tiramani...”

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