“Ero in Africa per consulenze nel settore edile su invito del mio amico Giuseppe Oricelli che vive da 33 anni in Nigeria – racconta Enzo Fabris - . In quell'occasione ho partecipato all'incoronazione del re di Akure ( regione della Nigeria), Raphael Ajibola Oluyede, in affari con Giuseppe Oricelli, il quale mi ha confessato di un progetto da parte del sovrano di importare nel suo Paese e lanciare la cultura del riso. Da allora, ci siamo messi al lavoro, e ora stiamo definendo il progetto che sta diventando sempre più concreto”.
“La mia esperienza di vita – continua Enzo Fabris - , ovvero il lavoro in banca come settorista, mi ha dato l'opportunità di conoscere diverse persone che si occupano di produzione di riso nel vercellese in aziende che operano a livello nazionale e internazionale. E quando il re di Akure ha parlato di questo progetto, mi sono offerto disponibile per fare da tramite. Proprio in questi giorni il re è qui a Biella per visitare alcune aziende nel vercellese e nel biellese, e per capire quali possono essere i termini di interscambio con la Nigeria”.
Il progetto è ambizioso: la prima fase prevede la destinazione alla coltura del riso di 2 mila ettari. “C'è tanto da fare – conclude Fabris -. Si tratta di portare in Africa una produzione che oggi non esiste. E' tutto da sviluppare partendo da zero, iniziando dalla canalizzazione delle acque, infatti, tra gli appuntamenti di questi giorni, c'è stato l'incontro con il Presidente di Ovest Sesia, Stefano Bondesan, per parlare di progetti sull'irrigazione. Obiettivo del re, prima di tutto, è soddisfare il fabbisogno della popolazione, all'export si penserà eventualmente in una seconda fase con le produzioni in crescita”.











