Pro Vercelli - 11 luglio 2021, 18:10

Carosso, Sangiorgi, Tintori, Awua... La nuova Pro prende forma, ma è incompleta

Mancano due difensori, un esterno, due mediani e due attaccanti

Giuseppe Scienza

Giuseppe Scienza

Pro Vercelli “targata” Giuseppe Scienza, siamo in fase di nuovo allestimento. Un po' come a Natale, alcuni addobbi sono da cambiare, ma alla fine l'albero sarò un buon albero: dal momento che Casella ha lavorato bene nell'anno 2020-2021 (i colpacci di Awua e Clemente, ma non solo) è ipotizzabile che sappia ripetersi.

Dicevamo degli addobbi da cambiare. Il lavoro non manca.

Hristov, Zerbin, Nielsen, Gatto, Costantino e Saro hanno preso o prenderanno la strada di altre parrocchie. Si tratta di perdite pesanti, non c'è dubbio. In particolare Hristov, un difensore tutta potenza e velocità. E se il suo erede fosse Carosso, rimasto ai margini all'ottanta per cento per motivi fisici (superati) e al venti per scelta tecnica (Modesto ha preferito affidarsi a Iezzi, adattato, nonostante i 170 centimetri di altezza), nella difesa a tre?

Ed è partito anche Nielsen, che nel suo ruolo di centromediano può essere sostituti benissimo da Awua che di sicuro sarebbe un regista anomalo, oppure da quel Sangiorgi che – epoca di Vito Grieco – giocò a livelli altissimi, per poi bloccarsi, con Gilardino, a causa di un brutto incidente.

Awua, i giovani Carosso, Sangiorgi, ma soprattutto la spina dorsale d'esperienza della Pro Vercelli – Masi, Emmanuello e Comi – sono il punto di partenza o meglio di ripartenza. Senza dimenticare Iezzi, Clemente, Della Morte e soprattutto Rolando, che nel 3-5-2 che disegnerà Scienza dovrebbe ritagliarsi il ruolo di seconda punta, che svaria su tutto il fronte d'attacco.

Torniamo ai giovani. Oltre a Carosso, Sangiorgi, Iezzi e Della Morte i riflettori saranno puntati sul portiere Nicola Tintori (scuola Inter). Che avrebbe già dovuto esordire e giocare la passata stagione, ma non è successo perché Saro non ha mai sbagliato mezza partita, e quindi per lui c'è stata solo la panca.

Ma ricapitoliamo. Reparto per reparto, ecco la Pro, adesso.

Portieri. Siamo a posto: Tintori e la promessa che è arrivato dall'Udinese, Gasparini. Manca il terzo. Che potrebbe anche essere un giovane.

Difesa. Un terzetto titolare c'è già, pronto per l'uso: Auriletto, Masi, Carosso. Poi ci sarebbe Parodi, che è alle prese con il recupero dopo il brutto incidente, e quindi non sarà disponibile nei primi mesi. Resta Secondo, magari anche Esposito. Per entrambi, con Modesto, una presenza di qualche minuto. Insomma: il reparto va potenziato con almeno due elementi.

Centrocampo. Sugli esterni ci siamo quasi. Clemente, Iezzi, Rodio e, forse forse, Crialese, che sarebbe un bel colpo. Ce ne vuole un altro, in ogni caso, di laterale.
Per la mediana, invece, siamo messi male, anche perché Scienza gioca a 5, insomma ha bisogno di 3 titolari per ogni partita. Ora come ora, i centrocampisti sono 4: Awua, Emmanuello, Sangiorgi ed Erradi. Come minimo ne mancano due.

Attacco. Tre giocatori forti per due ruoli li abbiamo, e sono Comi, Rolando e Della Morte. Abbiamo un primo cambio: Romairone. Ma il reparto ha sicuramente bisogno di un attaccante di movimento e, soprattutto, di un vice-Comi.

Chiaro. In ritiro Scienza valuterà anche i giovani che gli segnalerà Musumeci, responsabile del settore giovanile e braccio destra di Casella. Ma al direttore, in queste settimane, il lavoro non mancherà.

Da vedere anche che direzioni prenderanno le richieste che verranno o sono state avanzate - Awua, su tutti, ma anche Rolando e Della Morte - da altri club. Nel mercato può succedere di tutto, ma al momento i tre dovrebbero restare.

rb

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