Attualità - 31 maggio 2021, 19:07

Dalla seconda ondata ai 102mila vaccini: i sette mesi di Angelo Penna alla guida dell'Asl

Bilancio di fine mandato per il manager che lascia Vercelli al termine di un periodo in cui si sono registrate assunzioni, investimenti e importanti passi avanti per la sanità

Da sinistra: Gualtiero Canova, Angelo Penna e Liliana Mele

Da sinistra: Gualtiero Canova, Angelo Penna e Liliana Mele

Sette mesi, racchiusi tra lo scoppio della seconda ondata della pandemia e il raggiungimento delle 102mila dosi di vaccino somministrate nel territorio di competenza. Sono questi i confini entro i quali il manager Angelo Penna ha svolto - da ottobre 2020 a maggio 2021 - il suo mandato alla guida dell'Asl Vercelli. Da martedì 1 giugno prenderà servizio a Novara e, prima di lasciare l'azienda, vuole tracciare un bilancio del lavoro svolto e ringraziare tutti i collaboratori, a partire dal direttore sanitario Gualtiero Canova e dal direttore amministrativo, Liliana Mele (al suo ultimo giorno di lavoro per aver raggiunto la pensione): «Sono stati fondamentali - dice - per la loro competenza professionale e per la conoscenza dell'azienda maturata negli anni».

I mesi trascorsi a Vercelli sono stati segnati dal Covid - che lo stesso Penna ha contratto pochi giorni dopo aver preso servizio - ma non c'è solo questo nel bilancio di fine mandato. «In questi mesi - spiega Penna - abbiamo assunto quasi 300 persone: 170 a tempo determinato per affrontare l'emergenza Covid, ma 125 a tempo indeterminato, andando a rinforzare gli organici medici e infermieristici, ma anche il settore degli amministrativi, sui quali si era abbattuta la scure dei tagli e che oggi sono fondamentali per la gestione della campagna vaccinale».

Un'attività di potenziamento che ha coinvolto anche dipartimenti e strutture complesse: «Sono stati nominati 4 direttori di dipartimento e 4 direttore di strutture complesse che, in alcuni casi, erano senza primario da anni. Ma sono anche state create nuove strutture come la Rianimazione di Borgosesia, la Retina Unit di Vercelli e, a breve, si procederà con la nomina del dirigente di Ematologia. Inoltre - aggiunge il manager - abbiamo stabilizzato il rapporto con l'ateneo, attraverso i reparti a valenza universitaria che erano già nati ma che ora sono strutturati in via definitiva».

Dei mesi di pandemia, Penna sottolinea «l'ottima capacità di risposta dei due ospedali e di tutto il personale. Abbiamo lavorato a fisarmonica, aprendo e chiudendo i servizi a seconda dell'aumentare e del diminuire dei contagi, riuscendo a reggere bene l'onda d'urto. Oggi abbiamo 15 persone ricoverate tra Borgosesia e Vercelli oltre a tre persone in terapia intensiva, ma siamo arrivati ad avere numeri 10 volte superiori di malati. Il mio ringraziamento va al grande lavoro svolto da tutto il personale, a partire dal dottor Silvio Borrè che rappresenta una colonna portante di questa Asl».

I sei mesi trascorsi, però, non sono stati solamente dedicati al Covid: lo sottolinea il direttore sanitario Canova, ricordando gli importanti investimenti effettuati sugli ospedali di Vercelli e Borgosesia: «Al Sant'Andrea abbiamo potuto completare l'umanizzazione della Chirurgia che ora offre 50 posti letto di degenza all'altezza degli standard ospedalieri e alberghieri attuali; abbiamo avviato i lavori per l'ampliamento del Pronto soccorso, che da 750 metri quadri passerà a oltre 1000 garantendo spazi e percorsi differenziati; stiamo per avviare l'umanizzazione di Cardiologia, grazie al coinvolgimento di Comune, Fondazione Crv, e la riqualificazione dell'ambulatorio di Pediatria grazie all'associazione Biud10».

Sullo sfondo il tema che, di certo, animerà il dibattito politico dei prossimi mesi, relativo allo stanziamento di 155 milioni di euro da parte di Inail per la costruzione di un nuovo ospedale (VEDI ALTRO ARTICOLO).

«Anche su Borgosesia si è investito - aggiunge Canova che proprio in Valsesia ha lavorato per anni -. Abbiamo approvato il progetto per una Rianimazione da 8 posti letto che dia un valore aggiunto al Santi Pietro e Paolo; c'è il progetto approvato per l'ampliamento del Pronto soccorso e sono stati affittati spazio al Lingottino per trasferire servizi amministrativi che devono lasciare spazio alle nuove strutture sanitarie». Interventi importanti e di qualità per garantire a tutta la provincia un servizio omogeneo e strutturato.

Gli investimenti in tecnologia sono stati ricordati dalla direttrice Mele: «Grazie alla Fondazione Crv abbiamo dotato l'Urologia della colonna laparoscopica; con Fondazione Crv e Fondo Tempia si è investito sulla Telepatologia per l'Anatomia Patologica; l'Asl ha poi acquistato l'Angiografo, gli elettrobisturi, l'ecografo di ultima generazione per le diagnosi prenatali, strumentazioni per la terapia intensiva e sub-intensiva tanto importanti in questa fase di pandemia. Abbiamo investito anche nella diagnostica, potenziando i laboratori che dovevano lavorare a pieno ritmo per lo sviluppo dei tamponi».

Anche Penna ha voluto ricordare il grande sforzo fatto dalle strutture che si sono trovate in prima linea nell'affrontare la pandemia: dal laboratorio analisi, che in alcuni giorni è arrivato a gestire 600 - 700 tamponi, per arrivare al Sisp che sta coordinando le vaccinazioni. Senza dimenticare naturalmente i reparti in prima linea: pronto soccorso, malattie infettive, pneumologia, rianimazione. «Voglio ringraziare due professionisti rappresentativi di tutti coloro che da oltre un anno stanno combattendo il virus - aggiunge Penna - il dottor Borrè la dottoressa Virginia Silano che guida il Sisp e che è il nostro punto di riferimento della campagna vaccinale. Una grazie ai medici di famiglia, alle amministrazioni comunali che non hanno mai fatto mancare il loro appoggio, alla Prefettura e all'arcivescovo monsignor Marco Arnolfo che ci è sempre stato vicino».

Quanto alla scelta legata alla campagna vaccinale, Penna si dice orgoglioso della decisione di aver portato i centri vaccinali sul territorio: «Abbiamo cercato di ampliare il più possibile il numero di sedi - dice - per andare incontro alla popolazione, velocizzare le attività ed essere il più possibile presenti sul territorio. Un grande investimento per la salute dei vercellesi».

Alla dottoressa Eva Colombo, che da martedì prenderà il suo posto, Penna lascia in eredità un piano di recupero delle prestazioni sanitarie già approvato dalla Regione: sarà sull'erogazione dei servizi che si giocheranno nei prossimi mesi partite importanti. «Puntiamo sull'integrazione tra i due ospedali per recuperare molti interventi bloccati a causa del covid - conclude Canova -. Forse per la prima volta da anni, stiamo riuscendo a far interagire le due strutture, ad esempio utilizzando le sale operatori di Borgosesia per recuperare parte degli interventi sospesi durante l'emergenza».

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