La Procura della Repubblica di Biella ha aperto un fascicolo per omicidio colposo per far chiarezza sulla morta dell'insegnante Sandro Tognatti, deceduto improvvisamente a 57 anni poche ore dopo essersi sottoposto alla vaccinazione. Una vicenda che ha già portato la Regione a sospendere, in via cautelare, l'utilizzo del lotto di vaccino AstraZeneca ABV5811 per il quale, ora, la Procura ha disposto il sequestro. Il fascicolo, al momento, è nei confronti di ignoti.
Ecco la nota degli uffici giudiziari di Biella.
In data odierna, a seguito del decesso di Sandro Tognatti del 14.3.2021 cui era stato inoculato il vaccino anti SARS – CoV – 2 prodotto dalla società “AstraZeneca”, la Procura della Repubblica di Biella, previa apertura di procedimento penale contro ignoti in ordine al delitto p. e p. dall’art. 589 c.p., ha proceduto al sequestro preventivo d’urgenza sull’intero territorio nazionale del lotto ABV5811, cui apparteneva la fiala di vaccino somministrata;
- Il provvedimento interviene a seguito della decisione della Regione Piemonte di sospendere “momentaneamente” la somministrazione del vaccino “AstraZeneca” rientrante nel lotto ABV5811, in attesa delle decisioni dell’Autorità Giudiziaria e della Commissione di Vigilanza del Farmaco;
- Si precisa che il provvedimento cautelare è stato attuato in quanto, sebbene allo stato non vi sia alcuna evidenza scientifica che permetta stabilire con certezza la sussistenza di fattori causali o concausali tra la somministrazione del vaccino “AstraZeneca” e il decesso di Sandro Tognatti, tuttavia, la concomitanza temporale tra il decesso del predetto e la somministrazione del vaccino rientrante nel lotto ABV5811, unitamente all’assenza di patologie pregresse o concomitanti “gravi”, non può escludere – allo stato – la sussistenza di nesso eziologico tra i due fenomeni e la conseguente ravvisabilità del delitto ipotizzato;
- L’accertamento della sussistenza di tale nesso eziologico richiede necessariamente l’espletamento di un’autopsia, la quale stabilirà le cause del decesso; tali accertamenti, tuttavia, richiedono delle tempistiche che – seppur accelerate a fronte della gravità del fenomeno – non collimano con la campagna di vaccinazione, la quale è tutt’ora doverosamente in atto;
- Occorre quindi evitare che la prosecuzione delle relative somministrazioni sull’intero territorio nazionale possa causare ulteriori conseguenze (lesive o mortali), le quali vanno certamente evitate finché non si raggiunge completa certezza in ordine alla non riconducibilità del decesso di Sandro Tognatti alla predetta somministrazione.




