Cronaca - 17 febbraio 2021, 07:00

Processo Korczak: assolta la maestra di sostegno. Non maltrattò i suoi alunni

Si è chiusa l'ultima vicenda processuale nata dall'indagine del 2017

Processo Korczak: assolta la maestra di sostegno. Non maltrattò i suoi alunni

Un abbraccio prima e un pianto liberatorio fuori dall'aula hanno accolto la sentenza, pronunciata poco dopo le 9,30 di martedì, che assolve la maestra Luisita Cantù dalle accuse di maltrattamenti nei confronti di un bimbo disabile e di una bimba che per qualche mese era stata alunna della medesima classe della scuola materna Korczak.

Assoluzione per un capo di accusa e sentenza di non doversi procedere per difetto di querela (dopo che l'altro capo di imputazione era stato riqualificato): è questa la decisione del giudice Cristina Barillari al termine di un processo lungo e combattuto. L'ultimo, per quanto riguarda il Tribunale di Vercelli, tra quelli nati dall'inchiesta del 2017 che avevano coinvolto alcune insegnanti della scuola materna Korczak. Per Luisita Cantù il pubblico ministero Davide Pretti aveva chiesto una condanna a 2 anni e 8 mesi.

Abbracciata dalla famiglia, sempre presente a tutto il processo, e da alcune colleghe, Cantù si è lasciata andare alle lacrime appena fuori dall'aula: la sentenza è arrivata al termine di una lunga serie di udienze alla quale la donna ha sempre preso parte assistita dai legali Fabrizio Mastro e Cosimo Maggiore che, per lei, avevano chiesto l'assoluzione da tutte le accuse. 

Il dispositivo della giudice Barillari assolve l'imputata anche dal reato di maltrattamento assistito che riguardava gli altri bambini della classe: i genitori di una decina di loro si erano costituiti parte civile, scelta che non era invece stata fatta da mamma e papà del bimbo al centro della vicenda. I coniugi, anzi, avevano confermato anche in aula la fiducia nei confronti nell'insegnante, presentandosi a deporre come testi della difesa e tornando al banco dei testimoni dopo che, nelle ultime battute del processo, era stata chiamata una nuova teste d'accusa non presente nella lista iniziale.

E, senza dubbio, le deposizioni dei genitori, così come le spiegazioni che l'imputata aveva dato nel corso dell'esame cui si era sottoposta, hanno avuto un loro peso nella decisione finale, così come il minuzioso lavoro di ricostruzione di contestualizzazione dei video svolto dai difensori.

Intanto per la giornata di mercoledì è prevista l'udienza davanti alla Corte di Cassazione per Carmelina Capalbo, a sua volta insegnante della Korczak, arrestata nel novembre 2017. La donna, in abbreviato, era stata condannata a due anni e 4 mesi, pena ridotta in Appello a due anni, con la concessione dei benefici di legge. Capalbo, con il legale Renzo Inghilleri, ha comunque presentato ricorso, con l'intento di ribaltare la propria vicenda giudiziaria.

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