Attualità - 14 dicembre 2020, 11:02

Qualità della vita: Vercelli recupera 9 posizioni. Ecco punti di forza e "bocciature"

La provincia risale al 53° posto dell'annuale classifica de Il Sole 24 Ore: a Bologna la palma di territorio in cui si vive meglio; la pattuglia delle piemontesi è guidata da Cuneo

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Recupera nove posizioni, la provincia di Vercelli, nell'annuale classifica sulla qualità della vita pubblicata da Il Sole 24 Ore.

Lo scorso anno, la provincia era scivolata al 62° posto, nel 2020 risale al 53°. La provincia in cui si vive meglio? Bologna, seguita da Bolzano e Trento. Scivolano la Lombardia e le città turistiche, mentre la pattuglia delle province piemontesi è guidata da Cuneo, al 20° posto, che precede Torino, 21°; poi Novara al 42°, Il Verbano-Cusio-Ossola al 50° con il Vco, Vercelli, Biella è al 57°, e a chiudere ci sono Asti al 70° posto e Alessandria al 75°.

Una ricerca che, in epoca Covid, rappresenta forse più una prova di resistenza e un atto di fiducia verso il futuro che il ritratto quotidiano della vita dei territori. Ma tant'è: la capacità di resistere, garantire i servizi anche nelle emergenze, ripensarsi e magari cercare strade nuove sarà fondamentale quando la pandemia sarà definitivamente sconfitta.

Quali i punti forti del vercellese e quali le debolezze che emergono dagli indicatori presi in esame dal Il Sole 24Ore?

Come da tradizione, Vercelli brilla sul versante della giustizia e della sicurezza, piazzandosi al 23° posto a livello nazionale. Un dato al quale contribuiscono certamente il numero limitato di reati, ma anche la celerità della macchina della giustizia (ad esempio si piazza al 5° posto nazionale per la durata media delle cause civile con 404 giorni). Bene anche il settore Ricchezza e consumi: la provincia è al 26° posto nazionale, così come per il settore Cultura e tempo libero, altro tradizionale punto di forza del territorio (dove a far da traino sono la presenza capillare di bar, ristoranti e palestre ma anche la partecipazione elettorale, la diffusione di biblioteche e il tasso di partecipazione alle attività di società sportive).

Si scivola invece oltre metà classifica, con una 65° posizione complessiva, per quanto riguarda il tema Ambiente e servizi e peggio ancora va per Affari e lavoro (70° posto con una posizione davvero da fanalino di coda nazionale per quanto riguarda il tema delle startup innovative), e per il settore Demografico che chiude al 94° posto complessivo con un indici di vecchiaia e di mortalità elevati, bassi tassi di natalità e un alto consumo di farmaci per la depressione.

Per gli amanti della statistica, nei 31 anni di pubblicazione della ricerca, la posizione migliore è stata raggiunta nel 1990, quando la provincia si piazzò al 18° posto nazionale; la peggiore il 62° posto ottenuto lo scorso anno, ma anche nel 2001. 

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redaz

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