A processo con l'accusa di aver incendiato tre auto in due notti, un 22enne vercellese è stato assolto con formula piena. Resta senza colpevole, al momento, la serie di atti vandalici e, in particolare, di incendi di auto, che caratterizzarono l'estate 2016.
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Il piromane aveva colpito per tutta l'estate, in centro come in periferia, causando danni ingenti e creando preoccupazione tra i residenti. Fino a quando, nel settembre 2016, la Polizia, che da qualche giorno teneva d'occhio un giovane, lo aveva fermato a pochi metri di distanza dall'ennesima auto finita a fuoco. In tasca aveva un accendino caldo ma non sigarette o altro che ne spiegasse l'utilizzo. Il ragazzo, già noto alle forze dell'ordine per vari episodi, era stato anche ripreso dalle videocamere di sorveglianza, qualche sera prima, in prossimità di un appartamento dove era stato incendiato un cassonetto dei rifiuti. Insomma, sembrava che il piromane fosse stato fermato e, nonostante il giovane avesse sempre negato il proprio coinvolgimento nella vicenda, l'iter processuale è andato avanti. Il giovane era stato chiamato in aula a rispondere di tre degli incendi dolosi per i quali gli indizi raccolto nei suoi confronti sembravano essere gravi e concordanti.
Nei giorni scorsi, però, è arrivato i verdetto di non colpevolezza "per non aver commesso il fatto". Un'assoluzione con formula piena (l'accusa aveva chiesto una condanna a un anno ma solo per uno degli episodi contestati) che rimanda indietro le lancette dell'inchiesta. I roghi del 2016 restano, per ora, senza colpevoli.
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