Politica - 21 febbraio 2017, 18:46

"Acqua, quando si dice... Avere il minimo garantito"

CATRICALA' E ANDRISSI: ATENA HA AVVIATO L'EROGAZIONE DEI 50 LITRI AI MOROSI INCOLPEVOLI. CON MODALITA' CHE LASCIANO L'AMARO IN BOCCA

"Acqua, quando si dice... Avere il minimo garantito"

Riceviamo e pubblichiamo.

Finalmente Atena ha iniziato a ripristinare il servizio idrico ad alcuni utenti vercellesi che ne erano privi per morosità incolpevole. Un intervento atteso da tempo, dopo nostri svariati e ripetuti interessamenti. La modalità con cui viene erogata l’acqua sembra quasi una beffa. Un risultato comunque migliore rispetto a quando i rubinetti restavano a secco.

La mozione che avevo presentato, approvata all’unanimità in Consiglio comunale, con la quale si è inteso garantire la fornitura gratuita dei primi 50 litri di acqua a persona a queste famiglie che hanno subìto il distacco per morosità incolpevole, aveva lo scopo di garantire l’accesso e la fruizione del bene essenziale per eccellenza. Pochi giorni fa, mi sono recato a casa di un'utente alla quale è stato ripristinato il servizio idrico: pare comprensibile l’amarezza e al contempo l’irritazione nel vedere un “filo” d’acqua uscire dal rubinetto totalmente aperto (da altri rubinetti non ne usciva proprio)… un litro ogni sei minuti circa!

Se è pur vero che la legge prevede l’applicazione di un limitatore dell’erogazione per garantire esclusivamente la fornitura giornaliera essenziale di 50 litri al giorno per persona, d’altra parte tale applicazione non sembra trovare riscontro nel buon senso: quasi impossibile lavarsi, molto difficile cucinare, occorre addirittura attendere ore per tirare lo sciacquone del water. In questo modo i cittadini sono praticamente costretti a tenere sempre aperto il rubinetto, provvedendo nell’arco della giornata a raccogliere in più contenitori l’acqua erogata, potendo così arrivare ad avere dopo un certo numero di ore, i 50 litri che la legge garantisce.

Questo perché la legge non prevede la pressione minima con la quale l’acqua debba essere erogata né tantomeno se la stessa debba essere tale, per esempio, per far funzionare un qualsiasi impianto a gas autonomo.

Pertanto con buona pace dei legislatori e ancor di più di Atena, chi si trova nella penosa condizione di avere “il minimo garantito”, deve accontentarsi di quel misero “filo” d’acqua concesso. Quanti piemontesi sono nelle stesse condizioni?

Michelangelo Catricalà e Gianpaolo Andrissi (Movimento 5 Stelle)

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