La caccia alle streghe in Comune si è conclusa con un gran polverone ma poca sostanza. Nei giorni scorsi, infatti, il gip Claudio Passerini ha prosciolto, con decreto di archiviazione, 27 dei 33 "furbetti del cartellino". Solo in 6 restano indagati e a breve, per loro, dovrebbe arrivare la richiesta di rinvio a giudizio.
Le accuse, ormai note da tempo, riguardano le assenze ingiustificate dei dipendenti pubblici e vanno dalla truffa al falso. Mentre per i 27 prosciolti è stato evidentemente chiarito che le uscite durante l'orario di lavoro erano pienamente giustificate da esigenze di servizio. A titolo puramente esemplificativo, l'assistente sociale che va a fare la spesa per gli utenti del servizio.
Nelle stanze di Palazzo Oropa continua il lavoro della commissione istituita ad hoc e composta da tre dirigenti comunali. Al vaglio le eventuali misure disciplinari da adottare nei confronti dei dipendenti ancora indagati.




