Come era facilmente prevedibile, i correttivi adottati dalla giunta comunale in materia di tariffe per i servizi scolastici non hanno soddisfatto le famiglie del Comitato che si è costituito a inizio settembre per protestare contro gli aumenti dei servizi di pre-post scuola e di trasporto scolastico.
Forti delle 400 adesioni raccolte attraverso la petizione lanciata sulle piattaforme online, adesso si preparano a portare in consiglio comunale una mozione firmata da Adriano Brusco, consigliere del Movimento 5 Stelle che per primo, quest'estate, ha denunciato l'aumento del 270% nel costo dei servizi.
"Considerando che la partenza del servizio non è stata ben organizzata tanto che i genitori hanno lamentato ritardi e assenza di operatori - si legge in una nota - e che l’ultima delibera pubblicata in merito ai servizi scolastici non ha suscitato soddisfazione nelle famiglie al contrario di quanto si è letto su alcuni giornali dove si citano sconti e riduzioni di fatto non ancora stabilite, continuiamo a ribadire le nostre richieste: ridurre l'aumento delle tariffe, modulare le tariffe sulla base dell'Isee; adeguare il numero minimo per l'attivazione del servizio richiedendo un numero proporzionato al numero di alunni iscritti in ciascun plesso; ridurre le tariffe dal secondo in figlio in poi; creare voucher per chi utilizza i servizi in modo saltuario".
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