Spara biglie d'acciaio con una pistola ad aria coimpressa "per vedere l'effetto che fa".
Il gesto sconsiderato di un giovane di Verelli, 23 anni, non ha per fortuna causato danni alle persone, ma ha creato un certo allarme tra i dipendenti di un ufficio postale delle periferia che, sentendo il rumore degli spari indirizzati verso le vetrata dell'ufficio, hanno chiamato il 113.
E' la tarda mattinata di sabato quando, al 113, arrival segnalazione che ignoti avevano esploso alcuni colpi d’arma da fuoco contro la vetrata esterna dell’ufficio mentre all’interno dello stesso era presente dell’utenza.
Gli agenti della Volante e della Mobile, prontamente intervenuti sul posto, riscontrando effettivamente la presenza di alcuni fori sulla vetrata dell’ufficio postale, allertavano anche la Scientifica al fine di effettuare i rilievi del caso.
I riscontri portavano a escludere l’utilizzo di armi da fuoco e attribuire la causa dei fori sulla ventrata al alcune biglie d’acciaio sparate con una pistola ad aria compressa, meno potente sicuramente, ma comunque pericolosa.
Nel giro di qualche ora i poliziotti sono così risaliti un giovane, A.R. classe ’93, nato a Vercelli, che, seppur residente in un’altra zona della città, si è scoperto aver acquistato pochi giorni addietro una pistola del tutto simile a quella utilizzata per danneggiare la vetrata. Durante l’immediata perquisizione dell’alloggio della nonna è stato sequestrato munizionamento analogo a quello repertato dalla Scientifica e l’arma utilizzata dal giovane.
L’indagine ha permesso di chiarire che A.R., dal balcone di casa della nonna, ha sparato, “per divertimento”, una serie di colpi in direzione dell’ufficio postale che solo il destino ha voluto non colpissero gli ignari cittadini.
Il giovane è stato così denunciato alla Procura della Repubblica di Vercelli per danneggiamento aggravato e getto pericoloso di cose.




