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Scuola | 26 febbraio 2017, 12:55

In ricordo dei partigiani uccisi al Tiro a segno

VENERDI' CERIMONIA ORGANIZZATA DALL'ANPI E DAGLI STUDENTI DELLA MEDIA AVOGADRO CHE HANNO LAVORATO SULLA STORIA DELLA RESISTENZA NEL VERCELLESE

In ricordo dei partigiani uccisi al Tiro a segno

Alcide Cassetta, nome di battaglia “Vento” abitava ad Olcenengo. Aveva 26 anni ed era nato a San Martino di Venezze, in provincia di Rovigo. Renzo Dreussi, nome di battaglia “Baracca” era nato a Majano, in provincia di Udine, abitava a Biella Chiavazza, faceva l’operaio. Non aveva ancora compiuto 24 anni. Clito Mosca, nome di battaglia “Bomba” abitava a Pralungo, nel biellese, dov’era nato. Aveva 34 anni ed era anche lui operaio.

Furono uccisi il 27 febbraio del 1945, alle ore 19.40, al Tiro a segno di Vercelli, a pochi metri dal fiume Sesia, dopo essere stati arrestati dai fascisti.

A sparargli fu il comandante del plotone fascista, Gerolamo Pasqua di Bisceglie, noto per essere stato anche tra i torturatori di Villa Schneider a Biella: le testimonianze raccolte dimostrarono che i membri del suo plotone si erano rifiutati di sparare. L’unica condanna a morte che la Corte di Assise di Biella, istituita dopo la Liberazione, eseguì nel 1945 sarà destinata proprio a Gerolamo Pasqua di Bisceglie.

A ricordare i tre caduti c’è una lapide sul muro esterno del poligono di tiro alla fine di Corso Rigola, ristrutturata nel corso del 2016 grazie al contributo della CGIL Vercelli-Valsesia.

Quest’anno, per la prima volta dopo moltissimi anni, l’ANPI di Vercelli vuole ricordare, in collaborazione con gli studenti delle classi terze dell’Istituto comprensivo Rosa Stampa, scuola media Avogadro, i caduti di quel 27 febbraio all’interno di un evento che si terrà venerdì 3 marzo dal titolo “Memoria e memorie: una Resistenza tante storie”.

In questi mesi i ragazzi delle classi terze dell'Avogadro sono stati impegnati in un lavoro multidisciplinare dedicato alla Resistenza che ha visto la collaborazione dell’Istituto Storico per la storia della Resistenza di Varallo. Parte dei lavori sarà presentata alle ore 10 nella scuola di via Gioberti, 47 dove saranno anche ricordati i tre caduti. Verso le 11 ci si sposterà al Tiro a segno (corso Rigola, 213) per la deposizione dei fiori.

Nell’atrio della scuola sarà possibile ammirare anche una mostra realizzata dai ragazzi e dedicata ai partigiani del vercellese.

“Vogliamo ringraziare le insegnanti e gli alunni della scuola Avogadro per l’impegno, la dedizione e la passione messi in questo progetto di vero e proprio recupero della memoria della storia locale in un momento in cui è sempre meno facile riuscire ad ascoltare le storie dai protagonisti degli eventi - dice la presidente Anpi, Sara Rocutto -. Vorremmo infine provare a lanciare un appello: grazie alla collaborazione con il Comune di Pralungo siamo riusciti a rintracciare e invitare all’evento il figlio del partigiano Mosca Clito che ci ha confermato la sua presenza assieme al vicesindaco del suo paese. Non siamo ancora riusciti a rintracciare eventuali parenti di Alcide Cassetta e Renzo Dreussi: se qualcuno ne avesse notizia può contattarci scrivendo a anpi.vercelli@gmail.com”.

redaz

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