Attualità - 23 gennaio 2024, 08:11

Acqua: niente quorum per approvare il modello di gestione

Si va verso il commissariamento di EgAto2. Presidio sindacale a sostegno dell'affidamento inhouse del servizio idrico.

Finisce come a dicembre la conferenza d'ambito di EgAto2, convocata lunedì pomeriggio nel tentativo di definire la gestione del servizio idrico nei territori del Biellese, Vercellese e Casalese: non è stato raggiunto il quorum su nessuna delle tre ipotesi previste dalle legge. Ora la palla passerà alla Regione, che potrebbe procedere con il commissariamento dell'ente.

In via Carducci, fin dal primo pomeriggio, sindacati e lavoratori del settore, per lo più provenienti da biellese, casalese e Valsesia, si sono dati appuntamento per un presidio nel corso del quale è stata sostenuta a gran voce la richiesta dell'affidamento inhouse del servizio. Una soluzione per la quale si batte anche Bcv Acque, la società nata dall'unione di Cordar Biella, Cordar Valsesia, Am+ e Sii, gestori controllati dal pubblico. Almeno un centinaio i dipendenti delle società idriche che hanno manifestato insieme ai rappresentanti di Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil, che chiedono «certezze per i 300 addetti del settore, responsabilità sociale nella gestione dell'acqua e nella qualità del lavoro».

All'interno, però, è stata raggiunta la soglia dei 75% necessaria per l'approvazione di una linea di gestione: il 67% dei delegati (tra i quali il presidente e sindaco di Biella, Claudio Corradino, il presidente della Provincia di Biella Emanuele Ramella Pralungo ma anche i sindaci del territorio in cui opera Bcv Acque) si è espresso per l'affidamento inhouse, il 19% per la gestione mista; Vercelli, la cui rete idrica è gestita da Atena Iren, si è espresso per la gara europea.

Ora la palla passa alla Regione che, potrebbe commissariare l'ente. 

redaz