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Santhiatese | 13 marzo 2023, 08:45

La storia di Cristina: «Facevo la parrucchiera, ora allevo capre nelle vallate dell’Elvo»

Originaria di Tronzano, Cristina Fusero, 33 anni, ha lasciato casa e famiglia per realizzare un’impresa a km 0, con animali da allevamento e coltivazioni di prodotti locali.

La storia di Cristina: «Facevo la parrucchiera, ora allevo capre nelle vallate dell’Elvo»

«Da alcune settimane la sveglia suona alle 6 e 30 di ogni mattina. Si accende la stufa, una colazione veloce e poi via in stalla a prendersi cura degli animali per tutto il giorno. Alle campagne del Vercellese si sono sostituite le suggestive vallate dell’Elvo. La vita di montagna è dura, ma se affrontata col sorriso e la giusta grinta si può raggiungere qualunque obiettivo». Mantiene alto il morale Cristina Fusero, 33enne di Tronzano che, da inizio anno, si sta dedicando anima e corpo all’allevamento di oltre 20 capi di bestiame (tra capre e caprette), con la sola compagnia di Salsiccia, il suo cane da pastore. In paese sono rimasti i genitori e la sorella più grande.

«Accarezzavo quest’idea da diverso tempo e finalmente ce l’ho fatta – commenta – Mi sento realizzata anche perché, passo dopo passo, sto vivendo il mio sogno». Sembra distante, infatti, l’esperienza in negozio dopo gli studi superiori. «Ho fatto la parrucchiera per sei anni ma non riuscivo più a stare confinata in quelle quattro mura – racconta – Dopo aver mollato il lavoro, ho coltivato la terra per un breve periodo dalle mia parti. Ma, dentro di me, sentivo che quella non era la strada giusta per me. Avevo bisogno di stimoli nuovi ma soprattutto volevo connettermi con la natura e il mondo circostante».

Poi, un giorno, arriva la chiamata che dà una svolta alla sua vita. «Mio padre mi informa che un biellese dava in affitto la sua cascina, posizionata nel cuore della Valle Elvo, a due passi dalla Trappa di Sordevolo – spiega - Appena l’ho vista, ho avvertito che era il posto ideale per mettere su radici».

Così inizia la sua avventura, scandita dal suono dei campanacci e dal vento che accarezza l’erba nei giorni più soleggiati. «Trovo che sia uno dei posti più suggestivi dell’intero Biellese – confida – Alla sera, osservando le stelle e la punta delle montagne, non puoi non avvertire un senso di quiete e serenità dentro il cuore. Era da tempo che non mi sentivo così viva».

Gli agi della civiltà sono solo un lontano ricordo. «Non ne sento la mancanza, anzi si può benissimo farne a meno – sottolinea – Penso solo alla televisione: quante attività si possono fare tenendola spenta. Anche se qui i ritagli di tempo sono davvero pochi e li concentro per la lettura dei libri e l’ascolto della musica».
Tuttavia, non mancano i momenti duri. «Appena sono arrivata qui, sono venuti al mondo i cuccioli delle capre. Ho dovuto imparare alla svelta e adattarmi velocemente a questa nuova vita – ammette – Non è facile badare agli animali. Certe volte ti seguono al pascolo, in altre occasioni ognuno va dove vuole. Può esserci, qualche volta, un momento di sconforto ma vola via non appena mi rimetto in connessione con l’ambiente che mi circonda».

Ma com’è stata accolta la notizia in famiglia? «I miei l’hanno accettato – evidenzia con orgoglio – Da una parte sono contenti, dall’altra sono preoccupati perché sono sola e non svolgo una mansione facile. Ma nessuna lo è e voglio rassicurarli: sto bene, sono felice anche perché finalmente ho trovato la mia dimensione».

Anche gli amici hanno sgranato gli occhi. «Ma solo per un attimo. Alcuni pensavamo fossi pazza – ammette con un sorriso – Altri si sono congratulati con me per il coraggio. Ma tutti hanno concordato su un aspetto: ero serena, lo si vedeva stampato in volto».

E tra 5 anni dove ti vedrai? «Mi auguro di essere ancora qui, tra le mie montagne, con un bella attività avviata, continuando a fare ciò che più mi piace. Non chiedo null’altro».

dal nostro corrispondente a Biella

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