Economia - 10 dicembre 2025, 10:35

Aprire conto corrente per protestati: i tuoi diritti secondo la legge italiana

Quando si riceve un protesto, la sensazione immediata è quella di aver perso il controllo della propria vita finanziaria.

È sufficiente un assegno non pagato, una cambiale scaduta o un imprevisto economico per ritrovarsi registrati nel Registro Informatico dei Protesti (RIP) e catapultati in una situazione in cui la gestione delle proprie spese quotidiane diventa una sfida.

Eppure, il protesto, secondo quanto stabilito dalla legge italiana, non comporta automaticamente l’esclusione dal sistema bancario.

Conoscere i propri diritti in quanto protestati e le alternative possibili per riprendere in mano il controllo delle proprie finanze è fondamentale per muoversi con più sicurezza e per evitare che il protesto diventi un limite alla propria serenità.

Diritti dei protestati: cosa prevede la legge

In Italia non esiste alcuna norma che vieti ai soggetti protestati di richiedere l’apertura di un conto corrente. La legge su protestati e conto corrente garantisce la possibilità di accedere ai servizi bancari essenziali, come ricevere bonifici, effettuare pagamenti e gestire le spese quotidiane.

Questo significa che, nonostante il protesto, si ha comunque diritto a richiedere l’apertura di un conto corrente, indispensabile per lo svolgimento delle operazioni di base.

Le limitazioni vere e proprie previste dalla legge, invece, riguardano principalmente strumenti considerati “a rischio”, come l’emissione di assegni o la richiesta di fidi. Ma le funzioni indispensabili, quelle fondamentali per affrontare la quotidianità, rimangono, in teoria, accessibili.

D'altra parte, la legge non impone alle banche l’obbligo di concedere l’apertura di conti correnti anche a soggetti protestati. Le banche, infatti, hanno la piena facoltà di effettuare valutazioni interne e prendere decisioni sulla base del merito creditizio dei propri clienti.

Perché le banche rifiutano l’apertura di un conto

Le informazioni presenti nel Registro Informatico dei Protesti sono accessibili a tutti gli istituti di credito e vengono consultate regolarmente dalle banche, che svolgono valutazioni caso per caso ogni volta che dei potenziali clienti richiedono loro un determinato servizio.

In particolare, prima di concedere l’apertura di un conto corrente, gli istituti bancari valutano attentamente la situazione finanziaria del richiedente per accertarsi, tra le altre cose, che non sussistano condanne per reati finanziari. 

Il loro obiettivo primario, in questi casi, è evitare il rischio di insolvenza. Acquisire clienti che hanno già alle spalle dei problemi finanziari, infatti, equivarrebbe ad andare incontro a possibili ritardi o mancati pagamenti. 

Per questo motivo, le banche possiedono politiche interne che, nella stragrande maggioranza dei casi, vietano ai soggetti protestati l’accesso a determinati servizi.

Cosa fare se le banche rifiutano l’apertura di un conto corrente a protestati?

Come abbiamo visto, la possibilità di ricevere dei “no” dalle banche è decisamente alta.
Ma questo rifiuto non rappresenta di certo la fine. 

Innanzitutto, è consigliabile chiedere chiarimenti circa la motivazione del rifiuto. Nonostante le banche non siano tenute a rilasciare queste informazioni, provarci è comunque utile per chiarire eventuali errori circa il tuo storico finanziario e può essere una spinta a risolvere i protesti pendenti. 

Dopodiché, bisogna agire e mettersi alla ricerca dell’alternativa più valida per riprendere in mano la gestione delle proprie finanze. Aprire un conto corrente per protestati è una delle possibili strade da percorrere per uscire dalla situazione di stallo dopo un protesto. 

Come aprire un conto corrente per protestati

Il conto corrente per protestati è uno strumento che nasce proprio dall’esigenza di garantire continuità finanziaria a chi vive una condizione di protesto e non riesce ad accedere ai servizi bancari di base.

In Italia, da ormai oltre vent’anni la società GF Financial Service si impegna con costanza, passione e professionalità a offrire supporto mirato a chi vuole rimettere in piedi il proprio equilibrio finanziario danneggiato da protesti e segnalazioni.

Il team di GF Financial Service è specializzato nell’individuare la soluzione migliore e più adatta alle esigenze di ciascun cliente, senza alcun pregiudizio, fornendo un’assistenza dedicata e completa in tutte le fasi.

Gli esperti del team sono specializzati nell’apertura di conti correnti per protestati in tempi rapidi e senza complicazioni per tornare a gestire le proprie finanze in autonomia, a piccoli passi.

Ecco i principali vantaggi di un conto corrente per protestati:

●       possibilità di effettuare pagamenti, bonifici, versamenti e attivare la domiciliazione delle utenze;

●       nessun rischio di debiti aggiuntivi o sconfinamenti;

●       gestione semplice e trasparente;

●       protezione della propria dignità finanziaria.

Per maggiori informazioni, è possibile consultare la pagina dedicata ai servizi offerti da GF Financial Service.


 




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