Politica - 18 ottobre 2025, 08:26

"Chi chiude un reparto oggi, nega un diritto domani”: presidio per la sanità valsesiana

Intanto in Valsesia non si ricompone la frattura tra le amministrazioni pro e contro il piano

"Chi chiude un reparto oggi, nega un diritto domani!" è lo slogan scelto da Cgil Vercelli Valsesia per il presidio a sostegno dell'ospedale Santi Pietro e Paolo di Borgosesia. Non si fermano le iniziative dopo la chiusura, contestata dal sindacato, del Punto Nascite dell'ospedale valsesiano. L'appuntamento è oggi, sabato 18 ottobre, alle ore 16, a Borgosesia in piazza Mazzini, sul lato della fontana: «E' un’iniziativa a salvaguardia di un presidio fondamentale per migliaia di persone», spiegano dal sindacato.

Intanto, anche a livello politico, non sembrano smussarsi i contrasti tra le forze politiche del centro destra valsesiano nati proprio dopo il piano presentato dall'Asl e avallato dalla visita dell'assessore regionale alla Sanità, Federico Riboldi. Una decisione contestata da alcune amministrazioni locali - Alagna, Mollia, Campertogno, Balmuccia, Carcoforo, Fobello, Rimella, Varallo, Grignasco e Gattinara - che chiedono riapertura del Punto Nascite, oltre alla presenza di un pediatra, un ginecologo e due ostetriche H24.

L'affissione - prima virtuale, poi reale - di manifesti a lutto che annunciano la chiusura del Punto Nascite iniziative che, attraverso i social e le chat di WhatsApp stanno evidenziando linee politiche decisamente differenti sul tema della Sanità raccontano una frammentazione che, in Valsesia, non si registrava da tempo e che probabilmente finirà per far perdere peso politico a un territorio già di per sé piccolo. E se un anno fa il massiccio passaggio a Forza Italia di amministratori locali che, in precedenza, avevano gravitato - spesso da civici - nella sfera leghista era sembrato un "siluro" lanciato verso il segretario leghista Daniele Baglione, oggi la divisione sulla sanità in valle finisce per "azzoppare" anche il presidente dell'Unione Montana Francesco Pietrasanta, che molti considerano lo stratega del ritorno di Forza Italia in Valsesia. Al punto che, sui social, neppure il post con il quale Pierasanta ha annunciato lo stanziamento delle risorse mancanti per il progetto della nuova cabinovia Scopello - Mera è stato esente dalle critiche di chi ha sostenuto che i fondi sarebbero stati meglio utilizzati per potenziare la sanità del territorio. 

redaz