Al posto del bosco sorto in modo anarchico intorno al "vascone" della bonifica di 15 anni fa, oggi c'è un piazzale sterrato sul quale vanno e vengono escavatori, operai e tecnici. Una zona, verso l'argine della Sesia, è protetta dai teli «Abbiamo trovato rifiuti contententi amianto che stiamo rimuovendo per lo smaltimento in discarica», spiega Andrea Tarallo, l'ingegnere responsabile unico del procedimento di riqualificazione della ex discarica Montefibre per conto di Scr Piemonte.
Sta cambiando volto la zona in fondo a via Locati, traversa di corso Rigola che termia sull'argine. Il progetto di riqualificazione dell’ex discarica Montefibre, il più rilevante tra quelli finanziati dalla Regione, è entrato da qualche mese nella fase operativa: è stato abbattuto il boschetto sorto sul terreno invaso da rifiuti di ogni genere; sono stati rimossi metri cubi di immondizia generica e ora di procederà al "capping" - cioè alla copertura e all'isolamento con materiali speciali, di quel che resta del materiale al tempo depositato qui dall'azienda che si trovava a poche centinaia di metri, appena al di là di corso Rigola. L'area è stata oggetto di studi e monitoraggi che hanno escluso rischi per le falde superficiali e profonde. Una volta isolati i rifiuti e sistemati i piezometri di monitoraggio, l'area verrà coperta e la superficie rimodulata attraverso la posa di alcuni metri di terra sulla quale verranno poi messi a dimora albero e arbusti del nuovo parco urbano.
L'area è stato al centro del sopralluogo e della conferenza stampa, nella mattinata di giovedì 9 ottobre, da parte dell'assessore regionale all’Ambiente, Matteo Marnati, accompagnato dal sindaco Roberto Scheda, dall'assessore Antonio Prencipe e da un gruppo di consiglieri e colleghi di giunta.
«Questo intervento è un passo importante per il risanamento ambientale e la valorizzazione del territorio – dice Marnati – la bonifica dei siti orfani è un intervento di primaria importanza per l’intero territorio piemontese, e la bonifica dell’ex discarica Montefibre, garantisce la sicurezza a lungo termine dell’area, prevenendo il rischio di contaminazione futura. Si consegnerà alla città di Vercelli un’area verde bella, attrezzata e sicura, che potrà diventare uno spazio di relax, sport e aggregazione sociale per tutta la cittadinanza e non solo. Il progetto rappresenta un esempio virtuoso di collaborazione tra istituzioni locali, regionali e nazionali per trasformare una ferita industriale, in una risorsa verde, al servizio della comunità».
Il sito è stato candidato dalla Regione Piemonte, che ha stanziato oltre 5,3 milioni di euro per la realizzazione della bonifica dei “ siti orfani” nell’ambito dei fondi legati al Pnrr, per un’azione nazionale coordinata per il risanamento dei territori contaminati. L’intervento, che si qualifica come messa in sicurezza permanente finalizzata all’interruzione dei percorsi di esposizione dei contaminanti presenti all’interno del corpo della ex discarica, trasformerà la zona in un grande parco urbano di oltre 13.000 metri quadri accessibile al pubblico e le attività di committenza lavori sono state affidate alla società in - house di Regione Piemonte Scr Spa.
«Riqualifichiamo un'area importante della città - dice il sindaco Scheda -: a trarne beneficio sarà l'intero quaritere dal quale partirà un grande progetto di riqualificazione del lungo fiume che consenta anche ai vercellesi di poter godere al meglio di quest'are naturale».
Il progetto rientra nella Misura M2C4 del Pnrr, Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, finalizzata alla bonifica dei siti orfani, che con Decreto del Ministro della Transizione Ecologica n. 301 del 4 agosto 2022, ha assegnato alla Regione Piemonte 36.675.937,16 euro per gli interventi sui siti orfani, destinando al Comune di Vercelli 3.826.275 euro, cifra poi aumentata a 5.303.545,33 euro a seguito della richiesta di risorse aggiuntive da parte dello stesso Comune, per l’intervento sull’area ex Montefibre. «Già più di 15 anni fa ci adoperammo per la sicurezza di un primo lott - ricorda l’assessore all’Ambiente, Verde e Qualità Urbana di Vercelli, Antonio Prencipe - Oggi si è arrivati a questo grande risultato, consentendoci non solo di bonificare e mettere in sicurezza questo terreno, ma anche di valorizzarlo con un parco di 13 mila metri quadrati, che può essere un viatico per la riqualificazione dell’intero lungo-Sesia».
Dopo anni di analisi ambientali, che hanno rilevato la presenza di idrocarburi nel terreno, il Comune di Vercelli aveva infatti già avviato nel 2009 un progetto pilota di bonifica, con il coinvolgimento di enti ambientali come Regione Piemonte, Arpa, Asl e Provincia. Al 30 settembre scorso risultava completato l’intervento di sistemazione del bacino interno, residuo delle attività sperimentali di bonifica effettuate negli anni 2009/2010. Il completamento dei lavori di messa in sicurezza permanente dell’intera area di intervento avverrà entro il termine contrattuale di appalto del 29 gennaio 2026. Gli obiettivi legati al Pnrr impongono il raggiungimento della riqualificazione di almeno il70% delle superfici di suolo oggetto di finanziamento.
L'ingegner Andrea Tarallo, responsabile unico del procedimento per Scr Piemonte, ha espresso «il profondo orgoglio con cui stiamo partecipando, attraverso il nostro ruolo tecnico, alla riqualificazione di questa importante area. Stiamo trasformando una ferita del passato industriale in una risorsa per il futuro della comunità: un nuovo parco pubblico che restituirà verde e vitalità al territorio. L'avanzamento dei lavori procede in linea con il crono programma stabilito e con le tempistiche del Pnrr così che entro il primo trimestre 2026 consegneremo le aree al Comune di Vercelli: tale risultato può essere conseguito solo potendo contare, come in questo caso,sulla reale collaborazione istituzionale».