Cronaca - 09 ottobre 2025, 12:53

“Falso figlio” al telefono chiede soldi e gioielli: vercellese arrestato dalla Polizia di Biella

Le accuse contestate sono truffa, resistenza e lesioni aggravate a pubblico ufficiale

Ha provato a raggirare una coppia di anziani con una variante della truffa del "caro nipote", ma gli è andata male. Un 39enne residente nel vercellese è stato arrestato, mercoledì, dalla Polizia di Biella, dopo un tentativo di truffa avvenuto nel rione di Chiavazza. Nel mirino una coppia di anziani che ha ricevuto una telefonata da parte del “presunto figlio” che chiedeva denaro per acquistare una casa all’asta, spiegando che, se non avesse consegnato subito i soldi, avrebbe perso la caparra già versata.

I due anziani hanno riferito di non avere tutto il contante necessario, al che il “figlio” ha detto loro che sarebbero andati bene anche i gioielli di famiglia, tanto sarebbero stati restituiti una volta ottenuto il mutuo dalla banca. La signora a questo punto si è insospettita e ha contattato la Polizia di Stato segnalando quanto stava accadendo. Velocemente gli agenti della Squadra Mobile hanno preparato una trappola ai truffatori che, nel frattempo, sono rimasti sempre in contatto telefonico con il marito della signora.

Come indicato dai truffatori al telefono, l’anziano si è recato in strada per l’appuntamento con l’incaricato del notaio; qui è stato avvicinato da un uomo che ha ritirato i soldi e i gioielli ma è stato subito fermato da un ispettore della Squadra Mobile che è riuscito a bloccarlo, anche se questi lo ha colpito con una gomitata al volto. L’uomo, un 39enne residente in provincia di Vercelli, è stato quindi arrestato per una truffa, resistenza e lesioni aggravate a pubblico ufficiale. Il reo è trattenuto presso le camere di sicurezza della Questura in attesa dell’udienza di convalida.

dal nostro corrispondente a Biella