Parte oggi, mercoledì 1 ottobre, l’edizione 2025 di Festa Popoli «Verso un nuovo clima»: i migranti climatici sono il filo conduttore per una riflessione più ampia sulle sfide della società contemporanea. Secondo la Banca Mondiale, entro il 2025' potrebbero essere più di 210 milioni le persone che si dovranno spostare per gli effetti negativi di siccità, inondazioni, incendi, fenomeni atmosferici estremi, innalzamento del livello del mare. A Vercelli il dipartimento dell’Upo, il Disste, lavora sulla sostenibilità ambientale e di un corso magistrale in filosofia che ha fatto del fenomeno migratorio un fulcro della propria offerta formativa e della ricerca: Filosofia politica e Studi culturali.
La Festa Popoli parte mercoledì 1 ottobre alle 18 in Seminario con "L’impatto dei cambiamenti climatici e digitali sulle migrazioni", a cui partecipano le istituzioni con la presenza e il saluto del MAgnifico rettore dell'Upo, Menico Rizzi e di studenti e giovani, italiani e stranieri, nella proposta dell'impegno di pace e nella presentazione di esempi di cambiamenti climatici in varie zone del mondo, a ogni incontro preserale. Dopo i saluti istituzionali, saranno due contributi di alto profilo, proposti da Irene Ponzo, docente all’Università del Piemonte Orientale e vicedirettore di Fieri. Il suo intervento sulle migrazioni correlate alla transizione digitale ci consentirà di aggiornare il nostro sguardo sul fenomeno migratorio. Sarà poi la volta di Gloria Zuccarelli, assegnista di ricerca in filosofia politica, a presentare le sfide al centro dell’attenzione di Festa Popoli, con un contributo intitolato “Migrazioni e cambiamento climatico: un'analisi critica". Al termine delle relazioni, verranno presentate alcune ricerche di studenti internazionali in merito al loro Paese d’origine, incentrate evidentemente sulla crisi climatica e sulle ripercussioni migratorie.
Giovedì 2 ottobre alle 18, sempre in Seminario "Anche ma non per il solo clima. Storie di popoli migranti". Nella prima parte ci si soffermerà sulle nuove frontiere e sulle nuove rappresentazioni di migrazioni e crisi climatica, grazie agli interventi dal taglio geografico di Raffaella Afferni (Dipartimento di Studi Umanistici) e di Carla Ferrario (Dipartimento di Sudi per l’Economia e l’impresa e Dipartimento di Studi Umanistici). Sarà poi la volta di Luciano Curreri, docente di Letteratura Italiana al Dipartimento di Studi Umanistici, che stuzzicherà il pubblico con qualche assaggio dal suo ultimo lavoro, in uscita in questi giorni: Perdonami, Padre, perché peccheremo (per Nerosubianco), un testo distopico sui generis che evoca una rivolta di migranti e “mescola la storia”, proponendone una lettura grottesca '1944-1984-2024'.
Come nella serata precedente, l’incontro sarà accompagnato dalla presentazione di una ricerca su una realtà extraeuropea, a cura di studenti dell’UPO.
Venerdì 3 ottobre alle 19 (Spazio Gioin, via Laviny 67) "Aperipopolo", format a base di scambi informali e allegria. Quest’anno la conduzione della serata sarà affidata ai giovani che, accompagnati da Franco Pistono per Arpa Piemonte, hanno ideato, prodotto e interpretato la canzone di Festa Popoli e si sono preparati per una speciale versione live. Non mancheranno comunque attività e giochi a stand, proposti dai giovani della Pastorale universitaria e del Servizio civile, insieme alle ospiti dei centri di accoglienza di Vercelli. Sempre negli stessi spazi, torneranno le animazioni da e per ogni parte del mondo. Infine, lo spazio sarà lasciato alla convivialità del cibo, grazie al servizio catering del Mattarello - Bicciolano Social Coffee.
Lunedì 6 ottobre alle 18 in Seminario "Potere aziendale e politico nella crisi climatica". Elettra Repetto, assegnista di ricerca in Teoria politica all’Upo, dove si occupa in particolare di green washing, e Claudia Vago, project manager di Valori.it (un progetto di Fondazione Finanza Etica) si muove a partire da una semplice considerazione: se la crisi climatica colpisce tutti, non tutte le persone sono però colpite allo stesso modo.
Martedì 7 ottobre alle 18, in Seminario "Cambiamento climatico e migrazione, una prospettiva multidisciplinare": l’incontro vuole mettere in luce quanto sia complessa la relazione tra fenomeno migratorio e questione ambientale. In particolare, Rodrigo Miguez Núñez presenterà un’analisi sulle forme di ingiustizia giuridica, politica e sociale che vengono generate dall’intersezione tra questi due fenomeni. Nella seconda parte dell’incontro Stefania Benetti (Disste) mostrerà come forme di arte dal basso possano rappresentare un’attiva resistenza contro il cambiamento climatico e l’impatto che questo ha sulle migrazioni.
Giovedì 9 ottobre dalle 8.30-14, in Seminario "I migranti climatici", mattinata di studi con interventi e laboratori a cura di docenti Upo, Ctv Vc-Bi, Giovani del Servizio civile, tradizionale mattinata di studi rivolta primariamente agli studenti universitari e a quelli delle ultime classi degli Istituti superiori. L’evento, ancora una volta co-organizzato con l’Università del Piemonte Orientale, prevede gli interventi iniziali di Antonella Afferni (DISUM), Carla Ferrario (DISUM e DISEI) e Carmen Aina (DISSTE). Ai loro contributi assembleari seguiranno i laboratori interattivi di approfondimento, condotti dai relatori della prima parte della mattinata, ma anche dai giovani del servizio civile, quest’anno particolarmente brillanti e numerosi per le attività di tale mattinata, e da Sara Ghirardi, del Centro Territoriale per il Volontariato.
Venerdì 10 ottobre alle 19, allo spazio Gioin torna l'"Aperipopolo"; infine, in Seminaio "Frammenti di terre lasciate". Allestimento multisensoriale sulle migrazioni climatiche. Torna anche l’allestimento negli spazi del Seminario di materiali scientifici sulle migrazioni climatiche (gentilmente messi a disposizione dei professori Enrico Ferrero e Sara Rubinetti, del Disste), uniti a qualche piccola esperienza multisensoriale, arricchita da rapide performance teatrali. Il progetto, ideato da Kinan Nahhass, è curato da alcuni studenti universitari insieme ai “Custodi del creato”, un gruppo di giovani impegnati nella riflessione sull’ambiente e sulla custodia del creato, facente parte, come la Pastorale universitaria, della Pastorale Giovanile della Diocesi di Vercelli.