Economia - 08 luglio 2025, 07:00

Donne e mal di testa ormonale: cosa sapere sul ciclo e i cambiamenti del corpo

Non tutti i mal di testa sono uguali: quelli legati agli ormoni si riconoscono perché sono più intensi, più duraturi e tendono a tornare sempre negli stessi giorni del mese.

Il mal di testa ormonale colpisce milioni di donne in età fertile, spesso in coincidenza con il ciclo mestruale o in momenti di cambiamento ormonale. Non tutti i mal di testa sono uguali: quelli legati agli ormoni si riconoscono perché sono più intensi, più duraturi e tendono a tornare sempre negli stessi giorni del mese.

Perché il mal di testa colpisce le donne

Secondo diversi studi, sono almeno cinque milioni le donne italiane che ogni mese devono fare i conti con un'emicrania legata a variazioni ormonali. Estrogeni e progesterone, gli ormoni che regolano il ciclo, influenzano anche le sostanze chimiche del cervello legate alla percezione del dolore.

Il calo degli estrogeni che si verifica nei due giorni prima delle mestruazioni e nei primi tre giorni del flusso è uno dei momenti critici: è in questa finestra temporale che spesso si manifesta l'emicrania mestruale. Questo tipo di dolore tende a essere più forte rispetto ad altre forme di mal di testa.

Ma le mestruazioni non sono l'unica fase delicata. Anche l'assunzione di contraccettivi ormonali può modificare la frequenza degli attacchi: alcune donne notano un miglioramento, mentre altre sperimentano un peggioramento, soprattutto durante la settimana di sospensione. In gravidanza, è frequente un aumento degli episodi nel primo trimestre, mentre nella maggior parte dei casi il dolore si attenua con il progredire della gestazione. Anche l’arrivo della menopausa, con i suoi sbalzi ormonali, può rendere il mal di testa più frequente o difficile da gestire.

Capire il proprio corpo: come riconoscere l'emicrania ormonale

Capire se il proprio mal di testa ha origine ormonale è un passo fondamentale per affrontarlo in modo mirato. Questo tipo di emicrania si presenta spesso con un dolore pulsante, regolare nel tempo e associato a fasi specifiche del ciclo.

Tra i segnali più comuni: si ripete ogni mese negli stessi giorni, può essere accompagnata da nausea, irritabilità, sensibilità alla luce o sbalzi d’umore. Ma per avere un quadro più chiaro è utile osservare con attenzione il proprio corpo.

Tenere un diario del mal di testa per almeno tre cicli può fare la differenza. In esso vanno annotate la data e la durata degli episodi, l'intensità del dolore, i sintomi associati, la fase del ciclo mestruale, l'alimentazione, il livello di stress e i farmaci assunti. Aiuta a capire se esiste una regolarità nei sintomi e fornisce al medico un quadro utile per intervenire.

Prevenzione e abitudini: cosa può aiutare davvero

Molto spesso, piccoli cambiamenti nello stile di vita possono fare la differenza. Alcune abitudini quotidiane sono in grado di ridurre la frequenza e l’intensità del mal di testa ormonale.

L'alimentazione gioca un ruolo centrale. Fare piccoli pasti frequenti, non saltare la colazione e consumare uno spuntino leggero prima di dormire aiutano a mantenere stabile la glicemia, evitando sbalzi che possono scatenare l'emicrania. Evitare lunghi periodi di digiuno è altrettanto importante.

Anche il sonno ha un impatto diretto: dormire troppo o troppo poco rende il cervello più vulnerabile. La regolarità è fondamentale, così come la qualità del riposo.

Gestire lo stress con tecniche di rilassamento, attività fisica moderata, meditazione o yoga contribuisce a ridurre la tensione accumulata e migliorare la risposta del corpo agli stimoli dolorosi.

In alcuni casi, se il ciclo è regolare e l'emicrania è prevedibile, il medico può proporre una terapia preventiva con estrogeni a basso dosaggio nei giorni critici. Anche questa opzione va sempre valutata insieme a uno specialista.

Quando serve un aiuto in più: cure naturali e farmacologiche

Se la prevenzione non basta, esistono diverse strategie per affrontare l'emicrania ormonale una volta che si presenta. Alcune soluzioni naturali possono offrire un primo sollievo.

Applicare un impacco freddo sulla fronte, sulle tempie o sul collo è un rimedio semplice ma efficace: il freddo aiuta a ridurre l'infiammazione e attenuare il dolore. Ricorda di non applicare mai il ghiaccio direttamente sulla pelle: basta avvolgerlo in un asciugamano.

Anche le tecniche antistress, la respirazione profonda, il rilassamento guidato e l'agopuntura possono contribuire ad alleviare i sintomi o a ridurne la frequenza.

Sul piano farmacologico, i farmaci da banco più utilizzati sono i FANS (come ibuprofene o naprossene, acquistabili anche online), efficaci contro dolore e infiammazione. Nei casi più intensi, il medico può prescrivere i triptani, farmaci specifici per l'emicrania che agiscono direttamente sui recettori del dolore e possono offrire sollievo in tempi rapidi.

Per le donne in menopausa, l’emicrania può diventare più insistente. In questi casi, una possibile opzione è la terapia ormonale sostitutiva (TOS), che agisce sui sintomi generali della menopausa e può attenuare anche il mal di testa. Anche in questo caso, la scelta va fatta con il supporto del medico.

Se il dolore è frequente o molto intenso, parlarne con uno specialista può fare la differenza. Un confronto medico permette di individuare le cause e scegliere il percorso terapeutico più adatto.










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