A Cigliano nasce un nuovo simbolo di speranza: intitolato l’Orto di Tutti realizzato da Aps sogni scalzi, dedicato a Marcella da Levrano, su un bene confiscato.
In un gesto di rinascita e di lotta contro le mafie, si è svolta il 24 giugno, l’intitolazione dell’orto sito a Cigliano in via Monterosa 8, su un terreno confiscato alla criminalità organizzata. L’evento, che ha visto la partecipazione di Autorità locali quali il Prefetto di Vercelli Lucio Parente, il Comandante Provinciale dei Carabinieri Il Magg. Carmelo Stefano Mossucca, Comandante del Nucleo Investigativo Il Comandante della Stazione di Cigliano , Mar. Ord. Federico De Candia, Il Sindaco Giorgio Testore e l’Amministrazione comunale, Libera Novara, la Lilt, l’On. Luigi Bobba, Ctv, Itaca e Andrea Beretta rappresentante di Autostrada delle Api insieme ai cittadini, si è tenuto nella suggestiva cornice di un’area verde recentemente recuperata, trasformata in un luogo di incontro e di crescita comunitaria. L’iniziativa, promossa da Aps sogni scalzi con patrocinio e contributo della Regione Piemonte ha come obiettivo non solo quello di restituire un bene alla comunità, ma anche di promuovere l’invecchiamento attivo e la sostenibilità. L’orto è diventato un laboratorio di esperienze dove giovani e anziani possono lavorare insieme, condividendo saperi e tradizioni, contribuendo così a rafforzare i legami sociali e a contrastare l’isolamento spesso vissuto dagli anziani.
Questo orto non è solo un simbolo di speranza, ma anche un messaggio chiaro:
celebriamo la rinascita di un luogo che parlerà di libertà e comunità, di sostenibilita’ e accoglienza.
L’orto è gestito da un gruppo di volontari, che organizzano attività di giardinaggio, corsi di formazione e momenti di aggregazione sociale. Sono previsti anche eventi di sensibilizzazione sui temi della legalità e della sostenibilità, per educare le nuove generazioni alla resistenza contro le mafie. Il progetto ha già riscosso consensi e adesioni da parte di diverse scuole e istituzioni locali, pronte a collaborare e a partecipare attivamente alle attività dell’orto. In questo modo, si intende creare un ambiente inclusivo e stimolante, dove ciascuno possa contribuire con le proprie abilità e passioni.
L’evento di intitolazione ha rappresentato non solo un momento di festa, ma anche una forte dichiarazione di intenti: trasformare il dolore del passato in un futuro di speranza e legalità: Marisa Fiorano, mamma di Marcella, ha raccontato la storia della figlia, che è stata vittima di mafia, ha letto alcune pagine del suo diario e portato un messaggio forte, al quale il murales a lei dedicato darà risonanza nei giorni a venire, questa vera e propria opera d’arte, realizzata da artisti locali volontari, racconta la storia di Marcella, e porta il suo messaggio, in un linguaggio che solo l’arte sa rendere universale.
Fabiola Vecchio Presidente Sogni Scalzi e Lara Reymondet Fochira insieme al loro gruppo desiderano ringraziare di Cuore tutte le persone che donano il loro tempo lavorando per un futuro migliore