Economia - 10 maggio 2025, 07:00

Medicina che evolve: come l'ECM accompagna i progressi scientifici

I progressi scientifici avanzano con rapidità e il sistema di Educazione Continua in Medicina (ECM) si rinnova per accompagnare questo cambiamento.

La medicina italiana vive un momento di profonda trasformazione. I progressi scientifici avanzano con rapidità e il sistema di Educazione Continua in Medicina (ECM) si rinnova per accompagnare questo cambiamento. La pubblicazione della Relazione sullo stato di attuazione del programma nazionale ECM, diffusa dalla Commissione Nazionale per la Formazione Continua (CNFC) il 3 luglio 2025, segna un passaggio decisivo. Il documento illustra come la formazione sanitaria stia evolvendo per rimanere allineata alle nuove esigenze cliniche, tecnologiche e organizzative.

Una riforma metodologica per la formazione sanitaria

Con la delibera del 12 marzo 2025, la CNFC ha presentato il nuovo Programma Nazionale ECM 2025, che non si limita ad aggiornare le regole esistenti ma introduce un vero ridisegno metodologico. La strategia nasce da un confronto con società scientifiche, enti istituzionali e professionisti del settore, e punta a un modello più moderno, accessibile e mirato.

Per la prima volta, strumenti immersivi come metaverso, realtà virtuale e simulazione clinica vengono riconosciuti come modalità formative autonome, affiancando corsi residenziali, FAD e formazione sul campo. La simulazione, in particolare, viene valorizzata non solo come tecnica didattica, ma come strumento strategico per migliorare la sicurezza del paziente e consolidare competenze individuali e di team.

Il programma introduce anche un incentivo concreto: un bonus di 0,3 crediti ECM per ogni ora di formazione erogata su tematiche di interesse nazionale. Questa misura indirizza l’aggiornamento verso aree ritenute prioritarie per l’intero sistema sanitario.

Scadenze e opportunità per i professionisti

Il sistema ECM resta regolato da scadenze precise. Il triennio formativo 2023-2025 si conclude il 31 dicembre 2025 e ogni professionista deve completare 150 crediti entro tale data.

Il Decreto Milleproroghe 2025 ha inoltre prorogato i termini per il recupero dei crediti relativi al triennio 2020-2022, consentendo di sanare eventuali mancanze fino al 31 dicembre 2025. Si tratta di un’occasione rilevante: permette di evitare sanzioni disciplinari, sospensioni o limitazioni all’esercizio della professione, offrendo due anni supplementari rispetto alla scadenza originaria.

La proroga ha riportato l’attenzione sugli strumenti di formazione a distanza, ormai centrali nei percorsi ECM. Tra le soluzioni che consentono di aggiornarsi a distanza figurano diversi provider per la FAD – alcuni dei quali elencati in questa classifica – che offrono corsi e pubblicazioni digitali accreditate, utili per recuperare crediti mancanti e mantenere costante la formazione professionale.

Le aree prioritarie individuate

Le tematiche considerate prioritarie dalla Commissione riflettono alcune delle istanze più rilevanti per la sanità contemporanea. Grande attenzione è riservata alla sanità digitale e all’innovazione tecnologica, con particolare riferimento alla telemedicina, all’intelligenza artificiale e alla progressiva digitalizzazione dei processi assistenziali. L’obiettivo è integrare strumenti avanzati nella pratica clinica quotidiana, così da migliorare l’efficienza e la qualità delle cure.

Un altro ambito centrale è quello del concetto di One Health, che promuove una visione integrata della salute umana, animale e ambientale. Questo approccio nasce dalla consapevolezza che le diverse dimensioni della salute sono strettamente connesse e che solo una strategia unitaria può garantire una risposta efficace alle emergenze sanitarie globali.

Infine, viene rafforzato il tema dell’assistenza territoriale, in linea con quanto previsto dal DM77. Potenziare la medicina del territorio significa alleggerire la pressione sugli ospedali e sviluppare modelli organizzativi innovativi, più vicini ai bisogni reali dei cittadini e capaci di assicurare continuità nelle cure.

Apprendimento ibrido e nuove tecnologie

Il 2025 segna anche una svolta sul piano didattico. La formazione ibrida diventa un modello di riferimento, combinando eventi in presenza e a distanza per offrire maggiore flessibilità e partecipazione.

Il blended learning avanzato unisce sessioni sincrone interattive e moduli asincroni on-demand, permettendo ai professionisti di costruire percorsi personalizzati secondo i propri tempi e bisogni.

A questo si aggiunge l’uso di tecnologie immersive: realtà virtuale, simulazioni interattive e piattaforme basate sull’intelligenza artificiale. Questi strumenti rendono l’apprendimento più efficace e consentono di affrontare scenari clinici complessi in ambienti sicuri e controllati, con evidenti ricadute sulla pratica professionale quotidiana.

Inclusività e accessibilità al centro

Uno dei punti qualificanti della riforma riguarda l’accessibilità. L’ECM 2025 punta a garantire un diritto universale alla formazione continua, con particolare attenzione alle persone con disabilità. La CNFC sottolinea che abbattere le barriere, siano esse fisiche, digitali o organizzative, significa rafforzare il valore della formazione e assicurare che nessun professionista resti escluso da percorsi di crescita.

Un motore di innovazione per la sanità italiana

Il nuovo programma ECM rappresenta un salto di qualità per l’intero sistema sanitario. Non si tratta solo di rispettare un obbligo normativo: la formazione continua diventa un vero motore di innovazione, capace di accompagnare i professionisti lungo un percorso di crescita costante e di garantire ai cittadini cure sempre più sicure, moderne e basate sulle migliori evidenze scientifiche.

Nei prossimi anni sarà determinante trasformare questo cambiamento in risultati concreti, così che l’impegno formativo si traduca in un reale miglioramento della qualità dell’assistenza e della fiducia dei pazienti nel Servizio Sanitario Nazionale.









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