La basilica di Sant’Andrea protagonista della storia di Vercelli nel passato e nel presente. Venerdì 8 novembre presso l’aula magna dell’UPO (sala della cripta) si è svolta la prima giornata di Sant’Andrea in contesto (la seconda prevista il 9 novembre era in programma presso la sede di Novara). Il convegno (internazionale) è stato aperto dall'arcivescovo di Vercelli monsignor Marco Arnolfo, a cui sono seguiti i saluti del neo rettore Menico Rizzi e del direttore del dipartimento degli Studi umanistici Michele Mastroianni. Gli interventi curati dalla professoressa Eleonora Destefanis (professoressa di archeologia UPO) hanno presentato lo sviluppo della basilica e dell’ospedale imperniate sulla figura del cardinale Guala Bicchieri. Si sono poi succeduti i contributi del professor Saverio Lomartire (Università dell’Insubria), Eleonora Maria Bentivoglio Ravasio, sopraintendente archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Novara, Vercelli e Verbano Cusio Ossola e di Francesca Garanzini (sopraintendenza di Novara, Vercelli, Verbano Cusio Ossola) che ha proposto i risultati dei rilievi e dei rinvenimenti archeologici effettuati a Vercelli ed in particolare nell’area dell’antico ospedale maggiore. La seconda parte dei lavori era dedicata a Prima del S. Andrea, l’altomedioevo con Laurent Ripar (Università Savoia Mont Blanc), Alain Dubreuq Università Jean Moulin Lyon 3 ed Eleonora De Stefanis (UPO).
In Breve
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