Match delicato quello di domani al Piola contro l'Arzignano per la Pro Vercelli. E l'importanza dell'incontro è data dalla presenza del direttore sportivo Francesco Musumeci a fianco del tecnico Fabio Cannavaro. "I risultati non ci stanno dando ragione anche se, a livello di prestazione, a Trento,sono stati all'altezza e avrebbero meritato d'uscire con qualche punto. Forse qualcuno si dimentica quelli che erano i nostri obiettivi d'inizio stagione: salvezza e valorizzazione dei giovani. Vedo troppi "drammi" e troppe voci attorno alla Pro Vercelli. E questo non aiuta la squadra. Tutti dobbiamo fare "quadrato" e andare dalla stessa direzione: quello dei ragazzi. Lo chiedo a tifosi, sportivi e addetti ai lavori. Siamo vicini a un ciclo delicato tra campionato e Coppa Italia in cui la squadra dovrà sentire la minor pressione possibile. Per criticare ci sarà tempo: adesso è il momento di essere compatti con la squadra e il tecnico. A nessuno piace perdere, ognuno può esprimere i pareri che vuole, ma le critiche gratuite ai giocatori dopo pochi minuti di gioco mi paiono eccessive".
Mister Paolo Cannavaro, con la voce roca per l'allenamento appena terminato, analizza la sfida con l'Arzignano: "Dobbiamo assolutamente conquistare i tre punti. Ma non aspettiamoci una passeggiata. Non dobbiamo guardare troppo la classifica: questo lo ripeto è un torneo esternamente livellato in cui, tolte quattro-cinque formazioni c'è tanto equilibrio. L'Arzignano è all'ultimo posto, però a leggere i numeri, dopo Padova e Vicenza sono la formazione che ha calciato più volte in porta. Quindi una squadra in grado di fare gioco e rendersi pericolosa". Sempre le statistiche parlano di una Pro, sinora in rete con tre soli giocatori: "E' un dato sul quale lavoriamo: sicuramente paghiamo soprattutto i diversi acciacchi che hanno frenato alcuni attaccanti, tipo Dell'Aquila". Molte le critiche sull'atteggiamento a volte rinunciatario: "I ragazzi quando scendono in campo sono motivatissimi. E' chiaro che, essendo giovani, quando le cose non vanno bene non sempre hanno la reazione che ci si dovrebbe aspettare. Ripeto, in alcuni casi come Novara, Clodiense o Trento è mancato solo il risultato: faccio un paragone: il Napoli a Empoli ha giocato e creato meno della Pro a Trento: eppure grazie al risultato i giudizi sono stati diversi. Tutti vorrebbero vincere e dominare ma, spesso ci sono anche gli avversari e ci si deve adattare".