Due equipaggi del Distaccamento di Varallo della Polizia Stradale sono intervenuti nella zona industriale di Roccapietra per verificare la presenza di un raduno di ciclomotori e motocicli, datisi appuntamento per lo svolgimento di una probabile gara motoristica, di cui si è venuti a conoscenza tramite canali social.
Sul posto sono stati identificati numerosi conducenti, di cui molti risultati minorenni. Alla luce dei controlli effettuati sono state contestate diverse violazioni amministrative, avendo constatato la mancanza dei documenti di circolazione e/o assicurativi dei veicoli. Un conducente minorenne è stato sanzionato per aver trasportato una seconda persona sul proprio ciclomotore, e il veicolo è stato sottoposto a fermo amministrativo per 60 giorni. In un altro caso, si è riscontrato l’uso da parte di un ragazzo di un casco protettivo non omologato. Il giovane è stato sanzionato e contestualmente si è proceduto al sequestro amministrativo della “scodella” ai fini della sua confisca e de fermo amministrativo per il ciclomotore. «L’omologazione del casco - ricordano dalla Polizia stradale - non è solo una questione di adeguamento alle normative, ma è prima di tutto una misura di sicurezza personale indispensabile per chi è alla guida e per il passeggero, utile al fine di ridurre il rischio di lesioni gravi in caso di incidente».
Per verificare che il casco sia omologato occorre verificare l’etichetta di omologazione che, nella maggior parte dei casi, si trova all’interno di una delle cinghie per allacciare il casco stesso. Di colore bianco, essa contiene informazioni rilevanti in quanto fornisce dettagli sulla versione di omologazione, l’anno di produzione, il numero di omologazione e la tipologia di casco. Il casco va sempre indossato allacciato, in modo da non permettere che si muova liberamente e consentire alla calotta interna di svolgere la funzione di assorbimento dell’urto in caso di incidente o caduta.