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Provincia | 08 agosto 2024, 10:08

Sette ore senza corrente elettrica: l'Unione Montana chiede i danni

Il presidente Pietrasanta: «Azione a difesa del territorio e della stagione turistica».

Sette ore senza corrente elettrica: l'Unione Montana chiede i danni

Un’azione decisa a difesa dei Comuni di montagna: l’Unione Montana chiede all’Enel di rimborsare i danni causati dall’interruzione della fornitura elettrica avvenuta il 28 luglio scorso, che ha coinvolto un buon numero di comuni del territorio valsesiano, per un totale di circa 7mila utenti.

“L’interruzione ha causato, oltre al disagio, anche una perdita di incassi per le attività commerciali che non hanno potuto emettere scontrini, incassare tramite sistemi digitali, offrire servizi e vendere prodotti” si legge nella nota inviata all’Enel dal Presidente dall’Unione Montana, Francesco Pietrasanta, il quale sottolinea che il fatto che il disservizio sia avvenuto nel pieno della stagione turistica, con afflusso importante di visitatori e consumatori, rende il danno subito dai valsesiani ancor più eclatante.

«Abbiamo richiesto espressamente all’Enel di farci sapere come pensa di determinare il corretto rimborso dei danni subiti – spiega Pietrasanta – e loro ci hanno risposto a stretto giro, invitando i cittadini coinvolti a fare richiesta di risarcimento ai loro canali (sezione dedicata sul sito www.e-distribuzione.it oppure PEC a e-distribuzione@pec.e-distribuzione.it, oppure Casella Postale 5555-85100 Potenza, ndr) ed entro 30 giorni assicurano che saranno loro a far sapere ai cittadini se esistano i presupposti per la richiesta».

La risposta dell’Enel, per quanto tempestiva, non soddisfa però l’Unione Montana: «Vigileremo affinché chi ha subito danni sia giustamente risarcito – sottolinea il Presidente Pietrasanta – non ci devono essere scuse: ringrazio moltissimo le squadre intervenute domenica scorsa, ma il territorio montano non dev’essere in alcun modo dimenticato né penalizzato, capiamo perfettamente che i guasti possano capitare, ma è fondamentale che si faccia una corretta manutenzione degli impianti e un rinnovamento degli stessi laddove risultino obsoleti: non è accettabile che nel 2024 un intero territorio venga così penalizzato. Siamo pronti anche a fare da coordinatori per un’eventuale azione legale, se si rendesse necessario».

c.s.

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