Niente fuochi di artificio per chiudere la giornata di Sant'Eusebio: a spiegarne il motivo è una nota della Prefettura di Vercelli. «La Questura - si legge - ha richiesto l’intervento della Commissione Tecnica Territoriale Sostanze Esplodenti in quanto, dopo un sopralluogo, aveva riscontrato che la zona indicata per lo sparo degli artifici pirotecnici insisteva in una vasta area verde incolta con piante di medio fusto e sterpaglie. Al momento del sopralluogo effettuato il 29 luglio, la Commissione ha preso atto che nell’area interessata era presente un’alta vegetazione di alberi, arbusti e sterpaglie e che non si era provveduto alla bonifica e al taglio delle piante. Non era presente l’ente proprietario responsabile dell’argine né erano state prodotte autorizzazioni all’utilizzo del terreno individuato per lo svolgimento della manifestazione».
Questo elemento, insieme alla mancanza di altra documentazione tecnica relativa alle aree di sparo «indicante la distanza di sicurezza, le aree operative, i percorsi di accesso ordinari e dei mezzi di soccorso» ha portato la Commissione tecnica - e di conseguenza la Questura - a negare l'autorizzazione per lo svolgimento dello spettacolo.
«Agli atti era presente solo una foto della zona estrapolata da google maps - conclude la nota -. Lo stesso rappresentante della ditta incaricata ad effettuare lo spettacolo pirotecnico ha dichiarato in seno alla Commissione che l’area non risultava idonea per la presenza di folta vegetazione. Alla luce dello stato dei luoghi e attesa la carenza della documentazione necessaria, non sono risultati i presupposti a che l’evento pirotecnico potesse svolgersi in condizioni di assoluta sicurezza a garanzia dell’incolumità pubblica».