Anpi di Borgosesia denuncia il nuovo danneggiamento alla lapide partigiana alla bocchetta della Crosuggia al Briasco.
In una nota stampa, lo storico Alessandro Orsi, presidente della sezione, ricorda che già cinque anni fa un gesto di vandalismo colpì il cippo che ricorda la formazione delle prime bande partigiane valsesiane.
«Nel 2019, la lapide di marmo fu distrutta e venne rifatta in bronzo e rimessa al suo posto grazie all’intervento dell’Amministrazione comunale di Cellio con Breia, guidata dal sindaco Daniele Todaro - scrive orsi -. Ora ci risiamo: qualche sciagurato ha sparato contro la lapide, provocando un largo buco proprio accanto alla parola “sentinella partigiana”. Sparare contro una lapide di caduti e già un gesto frutto di idiozia e ovviamente illegale, sparare contro una lapide con scritta che ricorda caduti per la libertà è un’evidente provocazione fascista. Vien da pensare a questo punto che anche il primo danneggiamento sia da attribuire, probabilmente, a un’ignobile azione di stampo fascista».
Da storico, Orsi ricorda che attorno al Briasco nacquero i primi gruppi partigiani e i suoi paesi, soprattutto Castagneia, subirono le devastazioni della barbarie nazifascista e conclude l'intervento aggungendo, con preoccupazione: «ma come è possibile che sui sentieri della montagna circolino persone armate pronte a sparare e che tali individui abbiano in tasca un porto d’armi (ammesso che ce l’abbiano)?».