Il successo casalingo della Pro Vercelli mancava dall'8 dicembre. Mister Andrea Dossena analizza il 2-0 contro il Padova: "Finalmente una grande prestazione e un'ottima partita. Tre punti che cercavamo da tempo. Dalla vittoria di Lumezzane sono stati due mesi complicati, abbiamo preso tanti "schiaffi" e sofferto senza mai poter gioire. I giocatori avevano un po' il morale a terra: quando in settimana si lavora duramente e poi non arrivano i risultati è frustrante".
Ma contro la seconda della classe, la Pro ha sfoderato di nuovo una prova all'altezza: "Come nel derby ho visto ulteriori segnali positivi. Questa vittoria dovrà essere una sorta di rilancio: ci sono ancora 15 punti in palio e può succedere di tutto. Contro i patavini abbiamo giocato un primo tempo accorto per arginare le loro giocate; l'abbiamo fatto al meglio pur lasciando qualche opportunità. Poi siamo usciti fisicamente, abbiamo alzato il ritmo inducendoli all'errore. Non abbiamo risolto di colpo i nostri problemi ma ci sentiamo nuovamente "vivi" e dobbiamo sfruttare quest'entusiasmo per scrivere altri capitoli importanti nel nostro libro-campionato".
Mattia Mustacchio ha festeggiato con il gol della sicurezza le cento partite con la maglia bianca: "La centesima con la Pro è andata come mi auguravo. E' stato un pomeriggio perfetto. Una grande prestazione in un momento di grande difficoltà. Abbiamo sofferto ma, a furia di provarci siamo tornati al successo. Una spinta per il finale di stagione: già nel derby c'erano stati segnali con una reazione di carattere dopo esserci trovati sotto di due gol. Con il Padova abbiamo aggiunto intensità, credendoci fino in fondo: tre punti che dedichiamo al nostro pubblico. Ora dobbiamo concentrarci sul derby di Alessandria. Una sfida importante e sentita dall'ambiente. Sappiamo che sarà una partita delicata dove, spesso, i valori della classifica vengono sovvertiti da altri fattori. Dobbiamo mantenere questa mentalità per guardare agli obiettivi che ancora possiamo raggiungere: dovremo guardare alle ultime cinque giornate come ad altrettante finali. Siamo padroni del nostro destino".