Allertati da una colonna di fumo, proveniente dalla zona, fra l’abitato di Albano Vercellese e l’argine del fiume Sesia, i Carabinieri Forestali della Stazione di Albano hanno denunciato, nei giorni scorsi, una persona accusata di abbandono e combustione illecita di rifiuti.
I militari sono intervenuti tenuto conto delle condizioni meteorologiche favorevoli alla propagazione del fuoco e del periodo in cui ogni accensione o abbruciamento è espressamente vietata: raggiunto il luogo dove proveniva il fumo, hanno rinvenuto diversi sacchi di plastica bruciati, probabili residui di attività agricola, ma nessuna traccia dei responsabili.
Avviate le opportune indagini, anche mediante il controllo delle telecamere della videosorveglianza per il controllo dei veicoli del Comune di Albano, è stato accertato che in due distinte occasioni una persona aveva depositato nelle vicinanze di una risaia, all’interno di un fosso per irrigazione nella zona, i rifiuti che successivamente erano stati bruciati.
La persona è stata individuata e identificata e successivamente deferita a piede libero all’Autorità Giudiziaria di Vercelli per abbandono e combustione illecita di rifiuti reato che, se riconosciuto al termine dell'iter giudiziario previsto dalla norma, prevede la reclusione da 2 a 5 anni, trattandosi di rifiuti non pericolosi. Nel caso di rifiuti pericolosi, la pena prevista è della reclusione da 3 a 6 anni. Il responsabile è tenuto al ripristino dello stato dei luoghi, al risarcimento del danno ambientale ed al pagamento delle spese di bonifica.