Il Consiglio dei ministri ha approvato il cosiddetto dl election day, provvedimento che, tra le altre cose, accorpa la data delle elezioni europee, delle regionali in Piemonte, Basilicata e Umbria e del primo turno delle amministrative. Le date fissate sono sabato 8 e domenica 9 giugno.
Via libera dal Governo anche al terzo mandato dei sindaci nei Comuni che hanno tra 5 mila e 15mila abitanti, mentre sotto i 5 mila viene eliminato il limite: due norme che interessano praticamente tutto il vercellese, a eccezione del capoluogo.
Ma proprio per Vercelli, quel fine settimana segnerà la data del primo turno per il rinnovo del Consiglio Comunale: per partiti e movimenti civici, dunque è iniziato il conto alla rovescia. Finora il solo ad aver ufficializzato la propria candidatura è Carlo Olmo, che guiderà una lista civica in fase di formazione. In casa centro destra dovrebbe essere scontata la ricandidatura del sindaco uscente, Andrea Corsaro: il suo nome, blindatissimo fino a prima dello sparo di Capodanno, non sarà probabilmente messo in discussione nemmeno ora che Fratelli d'Italia è stato commissariato e che le decisioni non passano più dal parlamentare Emanuele Pozzolo.
Carte coperte, per ora, nel centro sinistra: negli ultimi mesi sono circolati diversi nomi, dall'ex assessore Michele Cressano, al capogruppo in Consiglio Alberto Fragapane, per arrivare a quello dell'ex sindaco Gabriele Bagnasco e di Roberto Scheda come espressione di una coalizione aperte a liste civiche. Rumors in attesa di conferme più solide. A mantenere la carte coperte sono anche formazioni oggi non rappresentate in Consiglio, come Azione e Italia Viva, che alle Politiche 2022 (insieme, però) avevano ottenuto un risultato superiore alla media nazionale.
Così come è in divenire la situazione degli altri partiti che si sono affacciati nel tempo sullo scenario vercellese.