«C'è un ricordo che accompagna tutto il periodo della mia vita trascorso nella casa dei miei genitori. Ogni sera, finita la cena, papà spostava la tovaglia, prendeva un foglio e si metteva a disegnare: schizzi, idee da sviluppare nel suo studio di pittura. Tantissimo materiale che ancora oggi, a 25 anni dalla morte, ci consente di poter proporre una mostra con opere inedite di Cecco Leale». Offre un ricordo privato Serena Leale, pittrice e insegnante, presentando la mostra "Il cantastorie. Francesco Leale 25 anni dopo" che apre oggi, sabato 20 gennaio, alle 17, all'Auditorium di Santa Chiara.
Novanta lavori mai esposti prima, organizzati dal Serena Leale, dalla figlia Virginia Elia e da Emiliana Mongiat secondo sezioni tematiche che raccontano la personalità e le passioni del "cantastorie": «Papà nella sua attività artistica e professionale ha raccontato davvero le storie di questa città: la cultura, il folklore, le tradizioni - aggiunge Serena Leale -. E certe sue opere si presentano come messaggi che hanno molto da raccontare anche al mondo di oggi».
Organizzata con il Comune e l'associazione "Amici del Cecco», la mostra sarà visitabile fino all'11 febbraio, dal giovedì alla domenica con orario 16-19. Ad accompagnarla un prezioso catalogo realizzato da Arti grafiche Gallo.