Nel corso dei primi nove mesi del 2023 il valore delle esportazioni dell’area del Piemonte Orientale, costituita dalle quattro province di Biella, Novara, Vercelli e Verbano Cusio Ossola, si attesta sopra i 9,2 miliardi di euro, registrando un modesto aumento del +0,6% rispetto al corrispondente periodo 2022.
Il dato globale deriva da dinamiche diverse tra le specializzazioni produttive: in particolare il tessile abbigliamento (che rappresenta ben il 28,7% dell’export totale del quadrante) registra un aumento del +12,2% nel periodo gennaio-settembre, seppure in calo rispetto al dato del primo semestre. Anche l’industria alimentare (che nel complesso copre poco più del 10% della quota dell’export) ha visto un aumento del +9,5% del valore delle esportazioni. Al contrario, alcuni settori rappresentativi della vocazione industriale del territorio appaiono in affanno. La produzione di macchinari, in particolare, (che incide sul 20,9% dell’export totale) registra un arresto nel trend di crescita, mentre il comparto chimico (quasi il 14% del valore globale delle esportazioni) registra una marcata contrazione, pari al -10,7%.
Le differenze settoriali si riflettono anche a livello territoriale: la provincia di Vercelli, che in valori assoluti incide per il 25,4% sulle esportazioni di quadrante, evidenzia l’incremento più significativo, con un aumento pari al +8,2% rispetto allo scorso anno, il secondo miglior risultato a livello regionale dopo Torino. La provincia di Biella, che copre una quota del 17,1% dell’export dell’area, registra un aumento pari al +4,8%, influenzato dalla buona tenuta del comparto tessuti sui mercati internazionali. La provincia di Novara, che esprime il 50,7% del valore delle esportazioni del Piemonte Orientale, registra un dato globale in diminuzione, pari al -2,4%, che discende dalle dinamiche poco brillanti dei settori trainanti, chimica-plastica in particolare, non compensate dai risultati positivi del tessile-abbigliamento e, in misura minore, dell’alimentare. Il Verbano Cusio Ossola è la provincia che registra una netta diminuzione percentuale, pari al -11,8% rispetto allo stesso periodo del 2022, a fronte di un peso sull’export del quadrante del 6,7%, con l’industria dei metalli in calo del -27,1%.
Allargando lo sguardo al contesto regionale e nazionale, la crescita complessiva dell’Alto Piemonte, pari a +0,6%, appare molto al di sotto della media totale piemontese (+9,2%) che, occorre sottolineare, è sostenuta dalla forte tenuta del settore automotive torinese, mentre risulta leggermente inferiore a quella italiana (+1%). Le vendite all’estero delle quattro province rappresentano complessivamente il 19,3% del totale delle esportazioni piemontesi.
Guardando ai principali mercati di sbocco, Germania e Francia si confermano i principali partner commerciali per tutte le realtà provinciali, con alcune importanti differenze a livello locale.
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