«Educa tuo figlio»: è lo slogan che ha guidato, sabato pomeriggio, il flash mob organizzato in piazza Cavour e in piazza del Municipio, davanti alla panchina rossa antiviolenza, in occasione del 25 Novembre, giornata contro la violenza sulle donne.
Un momento di riflessione aperto dalle parole di un uomo, il papà di Giulia Cecchettin, e proseguito con un lungo elenco di nomi di donne: quelle che, da inizio anno, sono morte quasi sempre per mano di un marito, un compagno o un ex.
Sul monumento a Cavour, la cascata di scarpette rosse, assunte a simbolo della strage che da anni insanguina l'Italia. In mano ai partecipanti una fiammella rossa. Molte le famiglie con bambini, anche piccoli, che hanno preso parte al pomeriggio, organizzato chiuso con una scia polemica per l'assenza di rappresentanti istituzionali all'evento promosso da Coordinamento Provinciale Donne ANPI Vercelli, Amnesty International VC - Gruppo Italia 93, Emergency - Gruppo Vercelli, CGIL Vercelli e Valsesia - SPI Donne, UIL Vercelli e Biella , CISL Piemonte Orientale, Chiesa Evangelica Valdese Vercelli, TAM TAM Teatro, Libere cittadine e cittadini vercellesi