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Attualità | 04 agosto 2023, 15:17

Nuovo blocco dell'emergenza-urgenza: parte la gara per il progetto da 50 milioni

Nell'edificio troveranno spazio pronto soccorso, sale operatorie, rianimazione, servizi e centrale di sterilizzazione.

Nuovo blocco dell'emergenza-urgenza: parte la gara per il progetto da 50 milioni

E' partita giovedì 3 agosto, con la firma della delibera da parte del direttore generale Eva Colombo, l’indizione della gara per la redazione del Progetto di fattibilità tecnico-economica per la realizzazione del nuovo edificio dell’emergenza urgenza del presidio ospedaliero di Vercelli.

Il "cubolotto", come è stato ribattezzato il nuovo spazio, sorgerà nella zona attualmente adibita a parcheggio interno dietro il Cup e riunirà tutti i servizi dedicati all'emergenza - urgenza, dal Pronto soccorso, alla Rianimazione, alla Centrale di sterilizzazione e tutti i servizi collegati.

Il protocollo d'intesa era stato firmato il 12 gennaio al Salone Dugentesco, alla presenza del presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, dell’assessore alla Sanità Luigi Icardi, del presidente della IV Commissione Alessandro Stecco, del sindaco di Vercelli Andrea Corsaro e del direttore generale Sanità Mario Minola.

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«Si tratta del primo passo per l’affidamento dei lavori per la realizzazione di quella che diventerà un'ala del nuovo ospedale - spiega una nota dell'Asl - per un importo complessivo di lavori di circa 30 milioni di euro, e con una spesa complessiva di circa 50 milioni di euro».

Dopo la redazione del Progetto di fattibilità tecnico economica, per il quale l’aggiudicatario ha 120 giorni di tempo, il direttore generale conta, la primavera prossima, di indire anche la gara per la realizzazione dell’edificio.

«L’indizione della gara per la progettazione è il suggello a un percorso molto articolato che ho seguito da vicino e che ha visto da parte della Direzione generale e della Giunta Cirio con l’assessore Icardi estrema attenzione, sensibilità e concretezza - commenta il presidente della IV commissione Sanità, Alessandro Stecco -. L’avvio della gara di progettazione di fattibilità è davvero un risultato importante che lancia in via definitiva il percorso dell’opera stimato in 4 anni a partire dall’aggiudicazione della successiva gara di realizzazione».

Nel futuro del Sant’Andrea c'è una nuova palazzina multipiano «strategica per l’ospedale e i suoi professionisti - aggiunge Stecco - ed è molto importante che sia anche stata già studiata modularmente per integrarsi con il futuro nuovo ospedale  e per il quale la Regione ha già identificato i fondi e le modalità successive».

Il nuovo edificio sarà collegato all’ospedale esistente e consentirà, al termine della sua realizzazione, la fruizione immediata e soprattutto funzionale delle nuove sale operatorie e della terapia intensiva, in modo agevole per personale e utenti.

«Si tratta di una procedura complessa – spiega Colombo - per la quale abbiamo scelto la formula dell’appalto integrato, ovvero la predisposizione del progetto esecutivo e la realizzazione delle opere in capo all’aggiudicatario della gara di lavori, come soluzione per accelerare la realizzazione e la fruibilità dell’edificio».

Tutto ciò per arrivare, entro la fine del 2028 al completamento delle opere e all’apertura. Si tratterà di un edificio tecnologicamente avanzato e a basso impatto ambientale, come il Direttore Generale ha preteso dai propri tecnici e dagli esperti del Politecnico di Torino, coinvolti nella prima fase di redazione dello studio di fattibilità.

Nel nuovo edificio sono previsti, oltre alle sale operatorie, un nuovo Pronto soccorso, la rianimazione e le terapie intensive, un piano tecnico dedicato agli impianti e una centrale di sterilizzazione.

 

redaz

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