Furto aggravato, deturpamento di bellezze naturali e tutta un'altra serie di violazioni e irregolarità. Due persone sono state denunciate dai Carabinieri della Stazione Forestale di Scopa, al termine di complessa e articolata attività d'indagine nel settore forestale, che ha interessato soprassuoli boschivi di faggio a Scopello, in merito a istanze di taglio di piante presentate da più soggetti privati con lo scopo di ottenere del legname per autoconsumo e per uso commerciale.
I carabinieri hanno rilevato numerose irregolarità che hanno portato al deferimento a piede libero dei titolari dell’impresa che ha eseguito il taglio.
I militari hanno accertato che le due persone, entrambe residenti in un Comune del vercellese, hanno tagliato ed esboscato, in assenza di titolo autorizzativo, 145 piante di faggio, su boschi di proprietà privata per uso commerciale e, su boschi di proprietà del Comune di Scopello, 106 piante di faggio, per un totale complessivo di 1.608 quintali di legname.
Dagli accertamenti è emerso che la legna tagliata era stata sottoposta a sramatura e accatastamento in difetto di tracciabilità, in apposita piazzola accessibile agli acquirenti ed era stata mischiata con altra legna proveniente da tagli formalmente regolari, onde ostacolarne il riconoscimento e la separazione delle partite.
In termini economici il danno arrecato al Comune è stato quantificato in circa 1 euro al quintale, pari a 648 euro di mancato introito, mentre la vendita al prezzo di mercato della legna avrebbe fruttato circa 15 euro al quintale, con un illecito profitto di 24.120 euro.
La commercializzazione illegale della legna tagliata in spregio della legislazione del paese d'origine ha comportato anche la violazione consapevole del Regolamento (UE) 995/10 da parte dei soggetti, rientranti nelle categorie degli "operatori" e "commercianti" Eutr.
I due trasgressori sono stati deferiti all'autorità giudiziaria per furto aggravato di legname nelle aree di proprietà comunale; deturpamento di bellezze naturali; commercializzazione di legno in violazione della legislazione applicabile nel paese d'origine.
La legna illegalmente tagliata e accatastata, l'area dei cantieri forestali interessata, la gru e le macchine operatrici sono state poste sotto sequestro.
Inoltre, ai trasgressori, a corollario dell'attività sono state contestate le seguenti violazioni amministrative: taglio piante in violazione delle disposizioni del regolamento forestale, per un totale di 3.950 euro; apertura di vie di esbosco difformemente alle disposizioni del regolamento forestale, per un totale di 2000 euro; installazione di gru a cavo o fili a sbalzo difformemente alle disposizione del regolamento forestale, per un totale di 500 euro; mancata sistemazione dei residui di lavorazione delle piante tagliate, per un totale di 100 euro; inosservanza, da parte dell'operatore che commercializza, di tenere e conservare per 5 anni i registri dei clienti, per un totale di 3000 euro; inosservanza dell'obbligo di lasciare sgombri dal materiale di scarto di impluvi, per un totale di 200 euro; taglio piante in mappale diverso da quello concesso, 120 euro, violazione contestata al dottore forestale.