Sbloccare e finanziare le opere che consentano di garantire acqua alle risaie e alle case del vaso territorio di Baraggia che, dal biellese, arriva ai confini del vercellese.
E' passato un intero inverno nel quale si sono avute pochissime precipitazioni da quando Leonardo Gili, presidente del Consorzio Baraggia, aveva lanciato l'allarme sulla necessità di intervenire sul potenziamento delle infrastrutture del Consorzio. «Non è cambiato nulla - rileva Gili -. Nel frattempo le dighe si sono svuotate e, in questa situazione, difficilmente si riuscirà a garantire l'acqua per l'irrigazione».
Sono i dati degli invasi a raccontare una situazione che Gili definisce «drammatica»: il 6 aprile l'Ingagna, conserva circa 1,7 milioni di metri cubi d'acqua, pari al 24% della capienza. Il 6 aprile 2022, l'invaso era al 53%. Peggio ancora l'Ostola, oggi a 1,2 milioni di metri cubi (il 23%), a fronte del 100% di riempimento di un anno fa. La diga sulla Ravasanella ha oggi 1,4 milioni di metri cubi d'acqua (31%), mentre l'anno scorso era al 94%. «Occorre rinforzare la rete di raccolta - insiste Gili -: la diga sul Sessera, il rialzo dell'Ingagna con la traversa sull'Elvo: 34 su 36 comuni del comprensorio e 1.500 cittadini hanno sottoscritto una petizione a sostegno del nostro piano di investimenti e andremo avanti a raccogliere le firme».
Intanto, però, una parte del territorio servito dalla Baraggia rischia di restare a secco di acqua. E non solo di quella per i campi: solo l'Ingagna, il cui livello è pericolosamente vicino alla soglia sotto la quale l'acqua andrebbe pompata con impianti elettrici, sono a rischio irrigazione dai 4 ai 5.000 ettari.
A Gattinara, per la prima volta, il Consorzio ha attivato solo una delle due traverse sulla Sesia, da cui viene prelevata una quantità di acqua drasticamente inferiore rispetto a quanto consentito: 27.600 metri cubi al giorno, contro i 345.000 metri cubi in periodi normali. «La Sesia è in una situazione disastrosa - aggiunge Gili -. Per fortuna la traversa fissa consente di portare acqua a tutto il comprensorio del Centro Sesia. E questo dimostra che il Consorzio, con le sue sole forze, sta riuscendo a fare miracoli».