La versione di Ivan in tournée a Vercelli e Novara
Guido Michelone
Di solito l’uscita del libro di un politico importante, sempre più sponsorizzato da grandi editori, esce in posizione strategica, ovvero in concomitanza con elezioni, congressi, referendum o nelle vicinanze di eventi mediatici annunciati o da poco trascorsi. Fa eccezione il volume La versione di Ivan. Storia di un resistente negli anni del populismo di Ivan Scalfarotto, 415 pagine, uscito per la milanese Nave di Teseo, fondata da Umberto Eco, quale testamento spirituale. E in linea con le direttive editoriali proposte dal grande semiologico, anche La versione di Ivan rifugge banalità e semplicismi, facili seduzioni e opportunistici messaggi, per farsi subito opera letteraria sui generis, che evita proclami altisonanti, predicozzi moralisticheggianti, manifesti più o meno programmatici - com’è tipico della star politica di turno - per risultare invece opera d’autore, “opera aperta” - per citare il titolo di un saggio ormai classico dello stesso Eco di sessant’anni fa - a diversi stimoli culturali che la stessa Politica con la P maiuscola consente, quando vissuta in modo serio, onesto, credibile. E in tal senso La versione di Ivan può anche essere letto come un libro di politica, o meglio sulla cultura politica, se analizzato come riuscito esperimento di autobiografia intrecciata con il saggio, la memoria, il pamphlet, la cronaca; il merito di Scalfarotto scrittore è infatti quello di raccontare spassionatamente, da attivista, parlamentare, membro di passati governi, testimone diretto di battaglie civili come quella per l’approvazione della legge sulle unioni civili dopo tante difficoltà, interne persino al mondo del centrosinistra. Nel libro, insomma, Ivan rivela appieno la propria fede verso le idee e i diritti che contano, non senza aver subito violenti attacchi da parte di oppositori prevenuti. E dunque partendo dal ricordo delle battaglie trasformatesi in leggi dello Stato, Scalfarotto nel libro ne narra la propria versione, mediante una fitta cronistoria dell’ultimo quindicennio, con tanto di retroscena a dimostrazione del coraggio di un pensiero diverso, ma adattissimo nell’affrontare il difficile attuale momento.