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Politica | 26 febbraio 2023, 17:05

Lega: Molinari inaugura la nuova sede. «Il congresso provinciale? Un falso problema»

Il parlamentare: «Sarà il luogo per incontrare i cittadini. Montani ha ereditato una situazione difficile ma sta lavorando bene».

Lega: Molinari inaugura la nuova sede. «Il congresso provinciale? Un falso problema»

Un presidio sul territorio, in vista delle prossime scadenze elettorali. Soprattutto di quelle del 2024, quando si voterà per il Comune capoluogo, le Regionali e le Europee.

La Lega inaugura la nuova sede di corso Fiume 12 - front office per accogliere i cittadini e sala riunioni per gli incontri politici - con la convinzione di poter dare una svolta alla situazione di affanno nata dopo le Politiche dello scorso settembre.

Per il taglio del nastro, sabato pomeriggio, arriva anche il segretario regionale Riccardo Molinari: reduce dal congresso dei giovani a Roppolo, il parlamentare approda a Vercelli con oltre 45 minuti di ritardo sulla tabella di marcia, mancando l'incontro con il sindaco Andrea Corsaro, che dopo aver visitato la sede e salutato la sua pattuglia di assessori e consiglieri, se ne era già andato per un altro impegno.

Al taglio del nastro concorrono, con Molinari, il segretario cittadino e assessore Gian Carlo Locarni, i consiglieri regionali Alessandro Stecco e Angelo Dago, il decano dei militanti cittadini, Franco Vercellino. La pattuglia leghista in Consiglio comunale è quasi al completo: ci sono gli assessori Massimo Simion, Ombretta Olivetti e Patrizia Evangelisti, il capogruppo Alberto Pipitone, i consiglieri Francesco Iacoi, Giovanni Fortuna e Guido Favalli. L'assenza di peso è quelle del presidente del Consiglio comunale, Romano Lavarino, ma nessuno ne fa cenno nel corso dei saluti. 

In compenso c'è una pattuglia ben nutrita di esponenti provinciali: da Daniele Baglione a Eraldo Botta, Michele Pairotto, Gianmario Morello, Gianna Poletti, Carla Camoriano a altri ancora. Ricompaiono anche Michela Rosetta e Maurizio Tascini, fresco di un nuovo incarico all'interno del partito. E, naturalmente, c'è il commissario provinciale, Enrico Montani.

«Ha ereditato una situazione difficile - dice Molinari - ma sta lavorando bene e i segnali delle ultime regionali ci dicono che il partito è in ripresa. Certo, non possiamo fermarci, ma il lavoro serio paga. Davanti a noi abbiamo scadenze importanti: nel 2024 si vota per il Comune, la Regione e le Europee e questa sede sarà di certo il luogo in cui i militanti possono raccogliere le istanze e confrontarsi con la popolazione, così com'è nella storia e nel dna del nostro partito».

Tra le scadenze imminenti, Moilinari non cita il congresso provinciale del partito: «E' un falso problema» dice, mentre Montani conclude: «Stiamo lavorando benissimo così».

fr

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