RIZZO: 6,5
Poco impegnato, quel poco che fa, giocate coi piedi comprese, lo fa bene.
IEZZI: 7,5
Monumentale, tanto in marcatura quanto nelle proiezioni offensive. È lui che passa la palla a Della Morte, è lui che crossa per la testa di Comi(Ieei sa, dai tempi di Modesto e anche prima, come si muove Comi, e Comi sa come crossa Iezzi).
CRISTINI: 7
Da applausi nel gioco areo, grande partita, soprattutto nel primo tempo.
PERROTTA: 6,5
Insuperabile.
ANASTASIO: 6,5
Ottima l'intesa con Iotti nella catena di sinistra. Bene nelle due fasi.
EMMANUELLO: 6,5
Ha recuperato la migliore forma, buona partita in cabina di regia. Una partita anche di carattere, nelle chiusure. Esempio: nella ripresa perde una palla, ma poi la recupera.
IOTTI: 7
Inesauribile per 95 minuti (meglio in fascia che in mezzo al campo).
CALVANO: 7
Se tutti avessero la grinta che hanno Perrotta, Comi e, appunto, Calvano, saremmo al quinto posto. Paci aveva chiesto soprattutto carattere. Lui ha fatto il pieno.
SACO: 6
A volte si fa valere, altre volte è un po' macchinoso. Va vicino al gol, e comunque la sua stazza è sempre preziosa. Un passo in avanti rispetto alle ultimi apparizioni poco cinvincenti.
DELLA MORTE: 9
Devastante. Primo tempo da incorniciare, con un gol da antologia. Ma nella ripresa, con la Pro in affanno vista la pressione della Triestina, ha giocato una ventina di minuti con una intensità stratosferica. Uno così farà gola a chissà quante squadre, anche non di serie C...
COMI: 7,5
Il centravanti titolare è lui. Ottavo centro stagionale, ennesima partita giocata bene (anche con il cuore).
VERGARA: 6,5
Con la Pro in affanno, perché la Triestina ha in campo quattro punte e gioca alla bruttodio, Paci fa una mossa che sembra azzardata: toglie i muscoli di Saco e mette dentro la tecnica di Vergara. Il cambio dà ragione al tecnico, Vergara è bravissimo nel tenere la palla incollata al piede e far respirare, così, la squadra.
GUINDO: 6,5
Gioca poco ma gioca con intensità e velocità, andando anche vicino al gol.
PACI: 8
Schiera una squadra esperta, con una precisa fisionomia di gioco che parte dalla regia di Emnmanuello, prosegue nelle catene di destra (Iezzi e Della Morte) e sinistra (Anastasio e Iotti), per poi far male negli ultimi venti metri.
Partita perfetta nei primo 45 minuti, partita sofferta nella ripresa: ma saper soffrire (la Triestina è squadra che farà penare tanti) è un gran bel segno. A Novara, infatti, ci sarà da soffrire.
Una partita preparata bene dal tecnico (con un modulo inedito: Della Morte arretrato in fascia, Comi unica punta, un 4-1-4-1, insomma) tecnicamente ma anche ottenendo dalla squadra quel carattere che dovrebbe essere una costante, e che invece, nella precedenti partita, chissà dov'era finito.
Si riparte, dunque: ora la testa a Novara.