L'associazione Giovanni Antonio Ranza si presenta alla città dedicando un convegno al tipografo e giacobino vercellese, uno dei più interessanti personaggi vissuti nella seconda metà del 1700.
L'appuntamento è oggi, lunedì 20 giugno alle 16,30 al Ridotto del Civico. Ospiti e relatori dell'incontro sono il presidente della Società Storica di Vercelli Giovanni Ferraris e il docente dell’Università di Torino Fabrizio Morandini. Approfondiranno la vita e i diversi aspetti della personalità di Ranza, l'attualità del suo pensiero religioso, il lavoro condotto dalla sua Tipografia Patria. Precursore del giornalismo di opinione, rivoluzionario, intellettuale critico verso la nobiltà e la Chiesa (che conosceva dall'interno essendosi formato in Seminario), Ranza è legato alla storia culturale vercellese anche per la tenace battaglia per il salvataggio dell'antica basilica costantiniana di Santa Maria Maggiore. Dalle colonne del suo giornale, Ranza si battè per salvare l'antico edificio e, quando i demolitori entrarono in azione, investendo il suo patrimonio personale riuscì a salvare parte del mosaico (oggi conservato al Museo Leone insieme ai disegni realizzati dallo stesso Ranza) e l'antico portale.
L’associazione culturale che porta il suo nome - presieduta da Luigi Sarello e che ha come portavoce Francesco Radaelli e come segretario Marco Fossale - si pone come obiettivo di non solo di valorizzare la figura di questo straordinario intellettuale vercellese ma anche di operare sulla sua scia per la tutela e la valorizzazione della cultura cittadina: oggi alle 16,30 l'occasione per farne conoscenza.