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Cronaca | 06 giugno 2022, 06:04

I lockdown fanno impennare le frodi informatiche: +36% negli ultimi tre anni

In provincia viene scoperto il responsabile di un reato su tre. Calano le truffe agli anziani e i reati commessi dai minorenni. Questa mattina si celebra il 208° anniversario di fondazione dell'Arma

Il colonnello Emanuele Caminada, comandante provinciale dei Carabinieri

Il colonnello Emanuele Caminada, comandante provinciale dei Carabinieri

Meno truffe ai danni degli anziani ma più frodi on line; un aumento dei casi di maltrattamenti ma senza arrivare ai numeri pre lockdown; un'attenzione particolare al tema delle devianze giovanili monitorate soprattutto per evitare che il fenomeno possa radicalizzarsi.

E' un bilancio con molti dati positivi quello degli ultimi 12 mesi di lavoro dell'Arma dei Carabinieri che, questa mattina, lunedì 6 giugno, festeggia il 208° anniversario di fondazione. La cerimonia torna in forma solenne alla caserma Gunu Gadu, sede del comando provinciale dell'Arma che, sul territorio, persegue il 68% dei reati commessi, arrivando al 98% fuori da capoluogo, dove le stazioni rappresentano da sempre il primo presidio di legalità e sicurezza. Una realtà in linea di massima tranquilla, come la definisce il colonnello Emanuele Caminada, comandante provinciale dei carabinieri «grazie all'impegno sinergico di tutte le forze in campo e di tutte le istituzioni del territorio che lavorano per garantire risposte rapide ai bisogni di sicurezza della popolazione».

Due gli esempi virtuosi: il primo è la diminuzione delle truffe ai danni degli anziani ottenuta anche grazie alla campagna di prevenzione condotta per anni con la collaborazione di Comuni, Parrocchie, centri anziani. Il secondo è l'aumento delle denunce per maltrattamenti da parte di donne extracomunitarie che, per cultura di origine e spesso anche per problemi di isolamento sociale, erano le meno propense a denunciare abusi. «Se aumentano la consapevolezza dei propri diritti e la fiducia nelle forze dell'ordine, il merito è di tutte le istituzioni del territorio», ha commentato Caminada illustrando alcuni dati sull'attività dell'anno.

I numeri raccontano che negli ultimi tre anni (dal 31 maggio 2019 al 30 maggio 2022), i reati consumati sono in leggera crescita (+8% nel 2020/2021 rispetto al 2019/2020 e +6,5% nel 2021/2022 rispetto al periodo precedente), la percentuale di quelli scoperti si attesta ad oltre il 35%, quando la media nazionale si ferma al 26,8. 

In forte aumento (+36%) sono le frodi informatiche: anche i malviventi si sono adattati al lockdown e all’enorme ricorso agli acquisti online: sono stati identificati 179 truffatori (oltre il 32% di reati scoperti, rispetto al 16% della media nazionale). «I militati dei nuclei operativi delle compagnie di Vercelli e Borgosesia e del nucleo investigativo si sono specializzati nella gestione di questi reati - ha spiegato Caminada -. Inoltre sono state messe a punto procedure più snelle per interfacciarsi con banche e poste e questo ha permesso di intervenire in modo più rapido ed efficace».

I reati più diffusi sono quelli contro il patrimonio: furti, truffe e danneggiamenti rappresentano oltre il 28% dei reati denunciati. I furti, negli ultimi 12 mesi sono calati dell’8% e la percentuale di quelli scoperti si attesta sull’11%, rispetto al 6,9% della media nazionale.

Un'attenzione particolare è stata dedicata al tema delle devianze giovanili. Non perché questi reati rappresentino un'emergenza sul territorio - anzi gli atti criminosi compiuti da minorenni sono calati del 31% - ma per evitare che certi fenomeni di insofferenza alle regole e scarso rispetto di beni e proprietà private possano radicalizzarsi.

«Abbiamo lavorato sui giovani - ha spiegato Caminada - con un approccio pedagogico, svolgendo incontri sulla legalità in diversi istituti scolastici della provincia, affrontando con i ragazzi temi come il cyberbullismo, il revenge porn e il rispetto delle regole».

redaz

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