L'omaggio alla memoria dei colleghi caduti in servizio - in particolare del carabiniere Vittorio Iacovacci, ucciso nell'estremo tentativo di salvare la vita all'ambasciatore Luca Attanasio, e del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa del quale ricorrono i 40 anni dalla morte per mano della mafia - e il ringraziamento a carabinieri e gradauti delle stazioni per il loro impegno costante a fianco della popolazione.
Si è mosso tra i grandi episodi di cronaca e la quotidiana attività di presidio del territorio il discorso svolto dal colonnello Emanuele Caminada, comandante provinciale dell'Arma, in occasione del 208° anniversario di fondazione. Nella caserma di via Salvatore Vinci, sede del Comando provinciale, si sono ritrovati, dopo due anni, i comandanti delle stazioni, i sindaci del territorio, i rappresentanti delle istituzioni locali e statali, i colleghi delle altre forze dell'ordine e i volontari delle associazioni d'arma e dei carabinieri in congedo.
Un appuntamento che, come ogni anno avveniva fino all'avvento del covid, è stata l'occasione per tracciare un bilancio delle attività di indagine portate avanti dai carabinieri e anticipate dal colonnello Caminada nel corso di una conferenza stampa che si è svolta sabato.
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Tornando su un aspetto che gli è caro, Caminada ha tenuto a sottolineare l'orgoglio per l'attività di prevenzione condotta dai carabinieri delle venti stazioni del territorio e delle quattro stazioni forestali: «I militari delle Stazioni sono il perno insostituibile del sistema di prevenzione e controllo del territorio. Questa attività, poco appariscente e pubblicizzata, costituisce l’architrave di una struttura votata alla sicurezza e all’ascolto del cittadino. Ed è proprio l’ascolto, l’attenzione alle fasce più deboli l’azione di Comando e indirizzo che ha caratterizzato quest’ultimo periodo. Infondere sicurezza nel cittadino è una delle priorità istituzionali - ha detto, esortando i carabinieri - a mantenere un rapporto diretto, equilibrato e costruttivo con le persone, privilegiando – ove possibile – la funzione pedagogica a carattere preventivo e il dialogo rispetto ad una mera espressione di potenza che, molto spesso, rimane fine a sé stessa e genera effetti controproducenti di lungo periodo. Perché essere Carabiniere significa saper interpretare e rispondere alle esigenze della collettività con professionalità, determinazione, spirito di sacrificio ma soprattutto con cuore».
In apertura di cerimonia erano stati letti i messaggi del Presidente della Repubblica e del comandando generale, poi spazio alla consegna dei riconoscimenti per le attività di indagine condotte nel corso degli ultimi anni.
Apprezzamento al luogotenente Giuseppe Palermo, al maresciallo capo Salvatore Emmanuele e all’appuntato scelto qualifica speciale Marco Marsan che hanno svolto l'indagine sui furbetti del reddito di cittadinanza, denunciando 283 persone straniere che, attestando falsamente di avere i requisiti, avevano percepito indebitamente il reddito di cittadinanza per un importo complessivo di oltre 1.360.000 euro.
Apprezzamento al tenente Luigi De Bernardinis, al maresciallo maggiore Luca Santillo, al maresciallo maggiore Gino Montinaro, al maresciallo capo Giuseppe Miano, al Vvice brigadiere Roberto Bene e all’appuntato scelto qualifica speciale Luciano Picano del Nucleo operativo radiomobile della Compagnia, che hanno arrestato un anziano resosi responsabile di violenza sessuale aggravata su una minore di 14 anni
Apprezzamento al luogotenente comandante di stazione Pasqualino Putzolu, al maresciallo capo Tiziana Barone, al vice brigadiere Mario Nulli, al carabiniere scelto Luigi Grauso, al carabiniere scelto Caterina Chiarenza, al carabiniere Luca Lucio Domenico D’Avanzo, al carabiniere francesco Milano, al carabiniere Michele Mazzette e al carabiniere Antonio Masi della Stazione di Vercelli che hanno svolto una laboriosa attività antidroga conclusa con l’arresto di due cittadini stranieri e il sequestro di 450 grammi di hashish oltre a 2.970 euro provento delle attività illecite.
Apprezzamento luogotenente Emilio Farina, al maresciallo Luca Maricchiolo, al brigadiere capo qualifica speciale Stefano Pasqualini, al carabiniere Francesco Cozzolino e al carabiniere Enrico Calabrese che hanno arrestato il vercellese accusato di 12 incendi dolosi a Trino
Apprezzamento al maresciallo capo Gesualdo Marrapodi, addetto Stazione di Crescentino che, evidenziando elevata professionalità, pregevole sensibilità e disponibilità verso la parte offesa, ha svolto una delicata e complessa indagine raccogliendo inconfutabili elementi di colpevolezza nei confronti di un marito poi condannato per tentato omicidio e maltrattamenti in famiglia.
Apprezzamento al maresciallo ordinario Federico Enzo Pedone, addetto Stazione di Borgosesia, per aver intercettato una situazione di grave disagio famigliare, raccogliendo inconfutabili elementi di colpevolezza nei confronti di un uomo responsabile di reiterate violenze fisiche e psicologiche nei confronti dell’anziana madre convivente. L’attività si è conclusa con l’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere.
Apprezzamento al maresciallo Giuseppe Bosco e all’appuntato scelto qualifica speciale Michele Criscuolo che, nonostante la rocambolesca fuga, sono riusciti ad arrestare due ladri d'appartamento, riconosciuti tra i pubblico in attesa del passaggio del Giro d'Italia da Scopa.
Vivo apprezzamento da parte del comando regionale al brigadiere capo qualifica speciale Ciro Calabrese addetto al Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale Agroalimentare e Forestale di Vercelli, con la seguente motivazione per la lunga carriera condotta a tutela dell'ambiente, per l'impegno, l'entusiasmo e le capacità professionali dimostrate a servizio dell'Arma.