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Cronaca | 30 maggio 2022, 10:50

Calcio in faccia all'agente, l'imputata nega le accuse

«Non ho colpito nessuno, è stata una reazione spontanea perché in quel momento avevo paura»

La poliziotta colpita nel corso dell'intervento

La poliziotta colpita nel corso dell'intervento

Arriva in aula, davanti al giudice Vincenzo Del Prete, il processo alla vercellese che, il primo maggio 2021, venne arrestata per oltraggio, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale con l'accusa di aver colpito al volto con un calcio una poliziotta delle Volanti, causandole lesioni e 20 giorni di prognosi. La donna, incensurata e fino a quel giorno del tutto sconosciuta alle forze dell'ordine, era stata accusata di aver aizzato le persone presenti nel dehors di un bar di piazza Cavour che la Polizia locale stava sanzionando e chiudendo a causa di assembramenti che violavano le norme di prevenzione anticovid.

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In aula l'agente colpita, che si è costituta parte civile con l'avvocato Massimo Mussato, ha ripercorso le vicende di quel convulso pomeriggio nel quale la Questura era stata chiamata a supporto degli agenti della Polizia locale, in difficoltà per il rumoreggiare dei vercellesi che si trovavano all'esterno del locale per consumare il primo aperitivo dopo un lungo periodo di chiusura dei locali.

La poliziotta ha ricordato di essersi avvicinata alla donna chiedendole di calmarsi e, di fronte ai reiterati insulti e atteggiamenti della stessa, di averle chiesto i documenti. «Lei non me li ha dati e, in più, ha iniziato a tirare calci e pugni. Con un calcio mi ha fatto cadere la radio di servizio e io mi sono abbassata istintivamente per raccoglierla. A quel punto sono stata colpita da un calcio allo zigomo e sono finita a terra e i colleghi sono intervenuti portando la donna in Questura, dove è stata identificata e poi arrestata».

Ha invece negato le accuse l'imputata: secondo la sua versione il calcio sarebbe stato dato come reazione all'intervento dei poliziotti che l'avevano circondata: «Avevo paura e ho tirato un calcio, ma di certo non ho colpito nessuno», ha detto la donna sostenendo di avere nel telefono un video che proverebbe la propria estraneità ai fatti. Ha però ammesso di aver dato uno schiaffo alla poliziotta e di aver rumoreggiato contro la Polizia locale. «Ma non ho incitato nessuno», ha aggiunto.

Su richiesta del legale della difesa, Corrado Viazzo, il video verrà acquisito ed esaminato dalle parti nel corso della prossima udienza. Si torna in aula a settembre.

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