Con una cerimonia intensa e partecipata, Santhià ha ricordato l'Eccidio del 1945. Autorità civili e militari, Associazioni cittadine, il parroco don Stefano Bedello, i ragazzi delle scuole medie e superiori hanno ascoltato, in un composto silenzio, la lettura dell'attacco ai partigiani che si trovavano nella scuola Collodi durante l'attacco alla città e l'uccisione di civili e partigiani da parte delle truppe tedesche.
Successivamente il corteo si è spostato al Salone Parrocchiale per ascoltare altre letture: l'attacco, l'incendio e l'uccisione di civili e partigiani alle cascine e infine il profilo e l'importanza della figura di monsignor Ravetti, parroco di Santhià nel 1945.
«Abbiamo ricordato, oltre alla fondamentale figura di monsignor Ravetti, il partigiano Nucci, Luciano Cogo, ucciso quella notte a 19 anni. La signora Gemma, sua moglie rimasta vedova giovanissima con una bimba di 40 giorni, è stata una testimone importantissima per noi, e in tutti questi anni ci ha aiutato a non dimenticare i valori della libertà e della democrazia. Gemma ha donato alla Città un quadro raffigurante la madre di un partigiano ucciso, che custodiremo a memoria di quei tristi giorni. I ragazzi erano silenziosi e attenti durante gli interventi e a loro inviamo un messaggio, affinché custodiscano questi racconti di persone che, a prezzo della loro vita, ci hanno regalato la libertà», commenta il sindaco Angela Ariotti.