Santhiatese - 01 maggio 2022, 11:12

«Affidiamo ai giovani il ricordo di quei giorni, affinché non si ripetano mai più»

Santhià ha ricordato le vittime dell'Eccidio del 1945

Il quadro donato al Comune dalla vedova di Luciano "Nucci" Cogo

Il quadro donato al Comune dalla vedova di Luciano "Nucci" Cogo

Con una cerimonia intensa e partecipata, Santhià ha ricordato l'Eccidio del 1945. Autorità civili e militari, Associazioni cittadine, il parroco don Stefano Bedello, i ragazzi delle scuole medie e superiori hanno ascoltato, in un composto silenzio, la lettura dell'attacco ai partigiani che si trovavano nella scuola Collodi durante l'attacco alla città e l'uccisione di civili e partigiani da parte delle truppe tedesche.

Successivamente il corteo si è spostato al Salone Parrocchiale per ascoltare altre letture: l'attacco, l'incendio e l'uccisione di civili e partigiani alle cascine e infine il profilo e l'importanza della figura di monsignor Ravetti, parroco di Santhià nel 1945.

«Abbiamo ricordato, oltre alla fondamentale figura di monsignor Ravetti, il partigiano Nucci, Luciano Cogo, ucciso quella notte a 19 anni. La signora Gemma, sua moglie rimasta vedova giovanissima con una bimba di 40 giorni, è stata una testimone importantissima per noi, e in tutti questi anni ci ha aiutato a non dimenticare i valori della libertà e della democrazia. Gemma ha donato alla Città un quadro raffigurante la madre di un partigiano ucciso, che custodiremo a memoria di quei tristi giorni. I ragazzi erano silenziosi e attenti durante gli interventi e a loro inviamo un messaggio, affinché custodiscano questi racconti di persone che, a prezzo della loro vita, ci hanno regalato la libertà», commenta il sindaco Angela Ariotti.

redaz

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