Cronaca - 13 aprile 2022, 11:23

Costringevano la figlia 13enne a prostituirsi: arrestati genitori e clienti

Sette misure cautelari per accuse gravissime: violenza sessuale su minori, sfruttaento della prostituzione, maltrattamenti

Avrebbero costretto la figlia, una ragazzina appena 13enne, ad avere rapporti sessuali con uomini che versavano piccole somme - 20 o 50 euro - o, talvolta, fornivano ai genitori dosi di sostanze stupefacenti. In casa, la ragazzina e ai suoi fratelli, di appena 1 e 2 anni, erano anche sottoposti a maltrattamenti fisici di ogni tipo, comprese frustate, ad assistere ad atti sessuali e a subire anche maltrattamenti psicologici e minacce del tipo "ti ammazzo, ti brucio gli occhi".

E' una storia terribile quella portata alla luce da un'indagine della Squadra Mobile della Questura di Vercelli che si è conclusa con l'emissione di 7 misure cautelari: in carcere sono finiti i genitori della ragazzina, due romeni di 39 e 40 anni e due "clienti" vercellesi con i quali la minorenne veniva regolarmente costretta ad avere rapporti sessuali, mentre altri due uomini che erano soliti abusare della ragazzina sono finiti ai domiciliari e un ulteriore cliente è stato sottoposto all'obbligo di dimora nel comune di Vercelli. A vario titolo si trovano a rispondere di accuse gravissime: violenza sessuale aggravata su una ragazzina infraquattordicenne, sfruttamento della prostituzione minorile e, i genitori, maltrattamenti in famiglia.

Giovedì scorso, all'esito di una prolungata indagine diretta inizialmente dalla Procura della Repubblica di Vercelli e successivamente, per competenza distrettuale, dalla Procura dei Minori di Torino, la Polizia di Stato ha dato esecuzione alle 5 misure cautelari: l'attività di indagine era partita nell'aprile 2021 quando la Squadra Mobile di Vercelli aveva avviato una serie di accertamenti nei confronti di una famiglia di etnia rom residente nel centro cittadino di Vercelli poiché i genitori erano sospettati di far prostituire la figlia, una ragazzina tredicenne.
Già dalle prime fasi dell'indagine emergeva una situazione di estremo degrado nella quale la ragazzina e i suoi fratelli, rispettivamente di 1 e 2 anni, risultavano essere totalmente assoggettati al volere dei genitori, costretti a subire pesanti maltrattamenti.
Alla luce di un quadro aberrante i tre minori venivano collocati in protezione e i genitori, un 39enne e una 40enne, entrambi di origine romena e con precedenti per reati contro il patrimonio e la persona, indagati per il reato di maltrattamenti in famiglia aggravati e sottoposti alla misura della custodia cautelare in carcere emessa dal Gip in data 5 agosto su richiesta della Procura della Repubblica di Vercelli.
Il prosieguo dell'indagine ha consentito, tuttavia, di ricostruire un quadro ben più grave che portava a ipotizzare che la ragazzina, oltre a essere costantemente maltrattata, venisse regolarmente "offerta" dai genitori a clienti fidati, per lo più anziani vercellesi, in cambio di piccole somme di denaro o altre utilità tra le quali piccole dosi di sostanze stupefacenti.
Due clienti, un 68enne incensurato e un 67enne vercellesi con precedenti per reati sessuali, sono prima stati denunciati per il reato di violenza sessuale aggravata: per cifre irrisorie, 20 o 50 euro, pagate ai genitori, avevano abusato sessualmente della minore. Successivamente i due sono poi stati tratti in arresto e portati in carcere in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip, su richiesta della Procura della Repubblica di Vercelli.
La gravità delle condotte criminali contestate comportava il passaggio per ragioni di competenza,  alla Procura della Repubblica distrettuale di Torino.

L'indagine permetteva successivamente di dimostrare l'abituale frequentazione sessuale con la minore di altri 4 soggetti, per lo più anziani vercellesi i quali venivano deferiti per il reato di violenza sessuale aggravata.
In particolare, gli indizi di colpevolezza raccolti dalla Polizia di Stato consentivano alla Procura della Repubblica di Torino di richiedere al Gip presso il Tribunale di Torino misure cautelari per tre clienti, oltre che una nuova ordinanza cautelare per il reato di sfruttamento della prostituzione minorile a carico dei genitori, già precedentemente arrestati per i maltrattamenti in famiglia.
Il Gip ha poi accolto la richiesta della Procura con l'adozione di una nuova ordinanza di custodia cautelare in carcere per i genitori, un'ordinanza di arresti domiciliari per 2 clienti e di un obbligo di dimora per un ulteriore cliente.
Nella giornata di giovedì gli Uomini della Squadra Mobile hanno raggiunto i carcere i genitori e i clienti nelle loro abitazione:  rispettivamente un 73enne vercellese incensurato, un 19enne di origine rom con precedenti per reati contro il patrimonio e in materia di stupefacenti e un 61enne vercellese incensurato dove davano esecuzione alle predette misure cautelari.
Tutte le ipotesi di reato contestate dovranno essere confermate all'esito del processo di merito a carico dei presunti responsabili.