«Siamo stanchi, la situazione è grave e intollerabile. E' ingiustificato e inaccettabile il ritardo nell'applicazione del nuovo contratto, e quindi degli incrementi contrattuali derivanti sia per la parte economica che normativa compresi gli arretrati spettanti. Il ritardo cronico nel pagamento degli straordinari e delle altre indennità, il ritardo nella liquidazione delle missioni nazionali ed internazionali e nella corresponsione dei buoni pasto ha superato ogni limite di sopportazione». Con queste parole Ciro Dellisanti, segretario generale provinciale Siap, spiega i motivi della protesta che porterà i poliziotti aderenti al Siap a effettuare un presidio, martedì dalle 10 alle 12, fuori dalla Questura di Vercelli.
Contratto non applicato, straordinari, indennità, missioni e buoni pasto in ritardo di 15 mesi non sono gli unici problemi rilevati da Dellisanti: «Siamo sempre meno e sempre più vecchi, mentre aumentano le richieste di sicurezza e le emergenze a cui far fronte, in ultimo quella ucraina con decine di migliaia di profughi in Italia. Richieste e urgenze che ci obbligano al lavoro straordinario retribuito dopo anni».
La mobilitazione coinvolgerà gli iscritti al Siap in tutta Italia per distribuire volantini che illustrano le ragioni della protesta e della battaglia per la tutela dei diritti dei poliziotti. A Vercelli i sindacati saranno davanti alla questura il 5 aprile dalle 10 alle 12.