Si è concluso con la presentazione di una serie di strategie per l’attivazione di nuovi flussi, turistici ma anche residenziali ed economici, il workshop Branding For Resistence tenutosi a Varallo nello fine settimana. Studenti e professori del Politecnico di Torino, dell’Università Politecnica delle Marche, dell’Università di Palermo e dell’Università di Trento hanno esplorato i territori della Val Sermenza e della Val Mastallone, incontrato abitanti e amministratori locali e infine elaborato proposte per il futuro articolate su tre “brief”: “Bugési” (arrivare, camminare, pedalare), “Farmési (sostare, contemplare, dormire) e “Alégru” (Divertirsi, connettere, condividere)”
Diana Rolando, docente responsabile dell’unità di ricerca del del Politecnico di Torino, spiega che i lavori hanno condotto a progettualità rivolte sia ai turisti che ai residenti: «Sul tema della ricettività abbiamo ragionato in particolare sugli alpeggi, immaginandoli come punti accoglienza per diversi tipi di utenza, gestiti da una rete gestionale locale (TransAbitare); anche in relazione alla mobilità – aggiunge - è tornato il concetto di rete: integrare progetti esistenti (come la pista ciclabile della Val Grande e le bretelle nella Val Sermenza e Val Mastallone) creando un sistema utile per spostarsi e per offrire piccoli servizi essenziali (come il delivery). L’ultimo tema, alegru – conclude Rolando - è incentrato sui giovani: propone centri di servizi e aggregazione dove i giovani si incontrano, si divertono e possono anche fare impresa».
Pragmatico il commento del presidente dell’Unione Montana, Francesco Pietrasanta: «Approfondiremo le importanti riflessioni che ci avete proposto già giovedì, nella riunione di tutti i sindaci della Valle: le vostre idee sono vibranti – ha affermato Pietrasanta, rifacendosi al concetto base del workshop, “Vibrè” – servono fondi per realizzarle. Grazie al lavoro fatto da Uncem siamo vicini all’approvazione della Legge sulla Montagna, strumento che potrà garantirci i fondi necessari per incentivare alcuni aspetti che voi avete trattato. Lo step successivo – ha aggiunto – sarà quello di creare il terreno fertile, come un buon “pacchetto di territorio”, per attrarre investimenti privati che, insieme a cooperative sociali di giovani potranno aiutarci a “gettare il cuore oltre l’ostacolo”».
Alex Rotta, assessore alla Montagna e sindaco di Rossa, invita a progettare insieme e nei tempi giusti: «Dobbiamo rivedere la nostra progettualità per il futuro: dovrà essere in rete – ha detto – e con una prospettiva almeno decennale: solo così potremo creare un nuovo corso per il nostro territorio».
Grande apprezzamento al lavoro svolto è venuto da Anna Baingiu, sindaco di Fobello, Luca Debernardi, sindaco di Cravagliana, Franco Debernardi vicesindaco di Cervatto e altri amministratori: tutti hanno apprezzato sia la visita degli studiosi nei loro territori che l’esito del lavoro. Il sindaco di Boccioleto, Walter Fiorone, ha sottolineato l’importanza del nuovo punto di vista introdotto dai gruppi di lavoro: «Menti giovani a servizio di un’idea individuano soluzioni innovative – ha detto - senza i preconcetti a cui siamo vincolati noi che viviamo qui. Grazie per il vostro lavoro».
Ha concluso Franco Gilardi, presidente del Gal: «Le amministrazioni devono darsi da fare, ci vorrà unione di intenti per creare progetti realizzabili e, con la collaborazione di tutti, avremo i numeri per catalizzare i fondi necessari per realizzarli».