Riprendendo una tradizione che si era interrotta solo lo scorso anno, quando il Piemonte si trovava in zona rossa ed era impossibile organizzare qualsiasi tipo di manifestazione, la Confraternita di Sant'Antonio Abate ha celebrato nella mattina di lunedì la benedizione degli animali.
«Per la prima volta - dice Giulio Pretti, priore della Confraternita - abbiamo dovuto spostare la funzione dalla chiesa della confraternita, troppo piccola per ospitare i fedeli, alla concattedrale di Santa Maria Maggiore. Non era mai capitato dalla nascita della Confraternita, ma abbiamo pensato che fosse più importante riprendere la tradizione». E, per necessità logistiche, sono anche state riunite nella sola giornata di lunedì le funzioni che, in passato, venivano organizzate nel corso del triduo.
Sistemati tra i banchi della chiesa, opportunamente distanziati, alcune decine di fedeli in compagnia dei loro amici a quattro zampe hanno ricevuto la benedizione impartita da monsignor Giuseppe Cavallone, secondo l'antica tradizione. Per molti di loro, che da anni partecipano alla celebrazione, è stato come riannodare i fili della normalità. In chiesa anche il sindaco Andrea Corsaro, accompagnato dal suo golden retriever, Ares.
Alle 17 la funzione viene ripetuta per chi non ha potuto partecipare in mattinata e alle 18 giornata in onore di Sant'Antonio si chiude con la celebrazione della messa. (senza la presenza degli amici a quattro zampe, però).